L’ora della Fiorentina B
Costacurta (Figc) annuncia: «Dal prossimo anno via alle seconde squadre» Soddisfazione viola, il club parteciperà alla selezione. Ma tempi e criteri restano da chiarire
Un treno per il futuro. Un’occasione per guardare avanti e rilanciare i talenti dei settori giovanili più importanti d’Italia. La Fiorentina l’aspettava da anni e adesso avrà finalmente l’opportunità di coglierla: «Ci sarà un bando — spiega il sub commissario della Figc Alessandro Costacurta — I club di Serie A potranno chiedere di iscrivere la loro seconda squadra al campionato di Lega Pro. Quest’anno in serie C non ammetteremo ripescaggi: i buchi saranno occupati dai club che aderiranno al bando».
L’era delle squadre B insomma sta finalmente arrivando. Le modalità non sono ancora chiare, ma una cosa è certa: la Fiorentina è già pronta a partecipare al bando. Proprio il dg Corvino infatti, quasi 10 anni fa, fu uno dei primissimi a iniziare la sua personale battaglia per le seconde squadre, anche a costo di sfidare l’allora presidente della serie C Mario Macalli. Il testimone poi passò a Eduardo Macia («Il vostro Paese ha paura di guardare avanti, una paura che opprime i talenti», disse al Corriere Fiorentino) e il capo del settore giovanile Vincenzo Vergine, che per la Fiorentina continuarono a sostenere con forza la causa delle seconde squadre. Ora la svolta, figlia del disastro della Nazionale e della crisi economica, che impone un rilancio dei settori giovanili: «Le squadre B — continua Costacurta attraverso la rivista Undici — saranno composte da under 21 più due fuoriquota under 23. E dovranno avere in rosa un numero minimo di giocatori convocabili per le Nazionali italiane che stiamo definendo. Le squadre parteciperanno al campionato regolarmente, potendo essere promosse o retrocedere. Con un’unica limitazione: non potranno mai giocare nel campionato della prima squasì dra». Come detto, restano ancora parecchi i punti da chiarire: come e quando partecipare al bando, la logica con cui si provvederà a «ripescare» le squadre nei vari gironi di serie C e quanti posti ci saranno realmente a disposizione.
La Fiorentina però farà di tutto per essere ammessa fin da subito (nel peggiore dei casi avrà la squadra B dalla stagione successiva) e per vedere all’opera i suoi talenti migliori — Gori, Sottil, Cerofolini, Diakhate, Meli, Hristov e qualche altro — non più soltanto durante le partitelle di allenamento contro Badelj e compagni. Le seconde squadre (in Spagna la pensano copossibilità da sempre) sono il mezzo migliore per evitare ai giovani il grande salto tra Primavera e prima squadra e testare (in campionati dove i punti contano sul serio) personalità, senso tattico e mentalità delle cosiddette pianticelle.
Ci fosse stata la squadra B quest’anno per esempio, Hagi jr di sicuro sarebbe ancora qui. Magari con il 10 viola sulle spalle, a battagliare sui campi di periferia (in C in questa stagione hanno giocato anche club storici come Pisa, Livorno e Siena) con a fianco i vari Zeknhini, Lo Faso e Dragowski, che in prima squadra invece hanno faticato parecchio a trovare minutaggio. Chissà, ci fosse stata la di sfruttare le squadre B in passato non si sarebbero persi Piccini, Capezzi, D’Ambrosio, Di Carmine e molti altri: meglio tardi che mai comunque. In questo modo, la Federazione spera di dare nuova linfa alla Nazionale, la Fiorentina invece ha la possibilità di sfruttare un bellissimo assist. Nel momento in cui il club rilancia l’idea di costruire un centro sportivo giovanile e vuol lanciare talenti fatti in casa, ecco tornare di moda le squadre B. Finora Berna, Baba e Chiesa sono stati fiori nel deserto. Adesso, finalmente, potrebbero trovar compagnia.