E all’Università il ricordo di Serpieri
Il convegno sull’insigne studioso di Shakespeare. «Ci ha insegnato tutto»
«Da lui abbiamo imparato tutto quello che ci serviva. Dalla lettura alla pratica di lettura di testi. Abbiamo appreso la semiotica, quando sembrava a molti una bizzarria, e abbiamo scoperto l’applicazione della psicoanalisi alla letteratura, quando ai più appariva una forzatura». Parole di elogio profondo per un professore indimenticabile, Alessandro Serpieri, tra i più importanti anglisti italiani, insigne studioso di Shakespeare. Sono le parole degli allievi e dei tanti studiosi che gli hanno voluto bene che a poco più di un anno dalla scomparsa lo ricordano in un convegno dell’Università di Firenze nell’aula Magna di Studi umanistici e della formazione in via Laura. Il convegno Avventure dell’interpretazione – Per ricordare Alessandro Serpieri a cura del Dipartimento di Lingue, Letterature e Studi Interculturali è iniziato ieri e continuerà oggi con la presenza di numerosi studiosi che hanno voluto testimoniare il suo contributo alla cultura italiana, le cui tracce indelebili nelle molte aree di studio, l’hanno portare a indagare, a mettere a confronto idee e percezioni con energia creativa e curiosità. Nel 1971 è divenuto professore ordinario di Lingua e letteratura inglese a Firenze, qui è stato nominato professore emerito e ha insegnato fino al 2003. «Il suo pensiero, acuto e flessibile, lo ha portato ad amare la letteratura e a plasmare i testi senza deviarne il senso. Riuscì a far parlare i testi, transitando da una forma all’altra nella traduzione e nell’operazione critica – spiega Silvia Bigliazzi, professore ordinario dell’Università di Verona – Il suo lavoro è stato una continua ricerca, un movimento dinamico, una transizione appunto. I suoi interessi sono spaziati da Shakespeare a T.S. Eliot e John Donne e molti altri». Serpieri è stato anche presidente dell’Associazione Italiana di Studi Semiotici e ha presieduto l’Associazione Italiana di Anglistica. Il convegno «è un modo per averlo ancora con noi attraverso un dialogo continuo e in questa occasione sarà presentato il suo Re Lear edito postumo dalla Marsilio».