Corriere Fiorentino

Piazza Cestello, rivolta per i parcheggi

I commercian­ti e l’ipotesi dell’assessore Giorgetti: «Non toccate gli ultimi posti auto»

- Antonio Passanese

Luana, da 63 anni artigiana in San Frediano (oggi ha 83 anni e la lucidità di una ragazzina), non appena ha letto che Palazzo Vecchio potrebbe pedonalizz­are piazza del Cestello è corsa nel suo magazzino per tirare fuori quello che chiama «un pezzo di antiquaria­to». Si tratta di un manifesto funebre di almeno 25 anni fa: «Ne facemmo stampare a decine per contestare l’allora amministra­zione comunale che introdusse la Ztl. Credo che lo riesporrò sulle vetrine del mio negozio sostituend­o “Virus Z.T.L.” con “Virus Pedonalizz­azioni”».

Luana, proprietar­ia insieme al marito Piero, che di anni ne ha 86, del Paralume di Borgo San Frediano, di liberare il Cestello dalle auto non ne vuol neanche sentir parlare: «Già ci hanno penalizzat­o con il Carmine e ora vogliono fare il bis? Dove le metteremo le macchine? Dove potranno fermarsi i clienti, gli operai che lavorano nel rione e i corrieri? Se il Comune vuole trasformar­e questa strada in una succursale di via dei Neri ce lo dicesse chiarament­e».

Della possibile pedonalizz­azione di piazza del Cestello — che oggi conta 73 posti per residenti e 13 a pagamento — ne ha parlato l’assessore Stefano Giorgetti mercoledì in Comune, durante la presentazi­one di «Un Cestello di idee», un percorso d’ascolto che prevede 6 appuntamen­ti, a iniziare da questo pomeriggio alle 18, a cui sono chiamati residenti e commercian­ti del quartiere. Insieme a loro l’amministra­zione vorrebbe «costruire» il progetto della nuova piazza, anche se dalle parole dell’assessore sembra che in Comune un’idea di ciò che vorrebbero fare già ce l’abbiano. «Non so se tra un paio di anni davvero si arrivi alla pedonalizz­azione del Cestello ma poi non venissero a lamentarsi se i pochi artigiani rimasti scappano via e i fondi vengono venduti alle pizzerie», rincara la dose Riccardo del Piumotto d’Oro, antiquario e restaurato­re. E se Sergio Anerpi dell’Ottica Marucelli, ieri ha passato la mattinata a mandare sms a tutti gli amici, ai residenti che conosce e ai commercian­ti di San Frediano «perché intervenga­no in massa alle riunioni organizzat­e da Palazzo Vecchio. Bisogna scongiurar­e la pedonalizz­azione», per Alessio, titolare del ristorante Neromo, la mancanza di parcheggi sarebbe una sciagura «soprattutt­o nel fine settimana quando sono in tanti a disdire la prenotazio­ne perché non sanno dove lasciare l’auto. Altri invece ci fanno saltare i turni: fissano alle 20 ma poi arrivano tardi. Il motivo? Girano come trottole impazzite alla ricerca di un buco... Se ci tolgono anche il Cestello siamo fritti».

Infine, Pietro Lombardi, della Tipografia Artistica Fiorentina di Borgo Stella, una soluzione ce l’ha: «Vuol dire che seguiremo il consiglio dell’assessore: parchegger­emo la macchina come fanno a Parigi, a 4 km di distanza. E per arrivarci prenderemo la metropolit­ana...».

La maratona del Comune Ho mandato sms a tutti affinché intervenga­no in massa agli incontri organizzat­i sulla piazza

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