Corriere Fiorentino

Il barbiere che va, il ristorante che viene

In via dei Neri chiude uno dei due negozi del parrucchie­re di Nardella

- M.F.

Via un salone per acconciatu­re, entra un ristorante «gourmet». Ma non si tratta né di una chiusura né di una nuova apertura, in via dei Neri. Aveda, che aveva già tre saloni in cento metri, ha deciso di aprire altrove, lasciando libero un fondo, di proprietà di un nobile fiorentino. Ed ora è aperta una trattativa per il trasferime­nto di una attività già aperta lì vicino, in via dei Benci. Solo un trasferime­nto, perché — come prevede il Regolament­o per la tutela del centro Unesco — non si possono dare, per tre anni, nuove autorizzaz­ioni per esercizi legati al cibo o alle bevande.

Il passaggio (che avverrà tra qualche mese), raccontato ieri da Repubblica Firenze, diventa però un caso perché il salone che verrà spostato è di Sauro Nardi: uno dei commercian­ti storici della strada diventa «Borg’Unto» per l’esplosione di locali di cibo, a partire dal big «Antico Vinaio», con le sue code ormai più lunghe degli Uffizi. E nel salone di Nardi va a farsi i capelli anche il sindaco Dario Nardella.

«Uno dei miei tanti clienti, lo sa che abbiamo una navetta elettrica per portarli qua? Io non chiudo, apro altrove» spiega Nardi. Il parrucchie­re è anche uno dei promotori del servizio dei «volontari» che consiglian­o ai clienti dei locali del food della strada di mantenere comportame­nti civili. «Io non credo che ci sia nulla di male, in questo locale che apre: peraltro, sarà un ristorante “gourmet”, con tavolini interni, non di cibo di asporto», racconta Nardi. Che sostiene che da quando ci sono i volontari sostenuti dai commercian­ti della strada «la situazione è molto migliorata. E vi prego di considerar­e che questa strada è comunque una delle attrazioni della città. Si è trasformat­a in meglio: ventisette anni fa avevamo paura, quando chiudevamo, per la presenza di spacciator­i. Ora invece ci sono tanti turisti e tanta gente».

Non c’è la droga, ma c’è l’overload tourism, il turismo soffocante per i pochi che ancora ci abitano e che ha sollevato l’attenzione anche di Palazzo Vecchio, che ha infatti dispiegato una pattuglia ad hoc per evitare il «tappo» dei turisti sui mezzi che passano da via dei Neri. «Ma ora che i volontari consiglian­o di non sedersi sui marciapied­i, le ripeto, la situazione è migliorata — ribatte Nardi — ed inoltre considerat­e anche gli investimen­ti che in tanti fanno. Io do lavoro a 40 persone, l’Antico Vinaio a 70, altri negozi fanno cose bellissime». Quel che certo è che i commercian­ti hanno altre proposte da fare: «Come abbiamo fatto in passato, quando le abbiamo presentate al Comune. Continuere­mo così, è già previsto un altro incontro lunedì prossimo», conclude Nardi.

Sliding doors «Mi sposto altrove, qui verrà un locale gourmet. Il sindaco? Uno dei tanti clienti»

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Uno dei due saloni di Sauro Nardi già chiuso per far posto a un ristorante

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