Corriere Fiorentino

Anche Nogarin e Ceccardi in platea per la sfida di Pisa

Cinquecent­o persone al confronto, anche il sindaco di Livorno (M5S) e quello leghista di Cascina

- Braithwait­e

Dopo settimane in cui la campagna elettorale era stata sottotono, limitata ai guai interni dei partiti, coalizioni e movimenti, l’appuntamen­to al Palazzo degli affari con tutti i dieci candidati sindaci non solo riempie la sala (oltre 500 persone hanno risposto all’appello di Confcommer­cio). Ma fa capire che c’è chi crede davvero, tra le forze ora di opposizion­e, di poter strappare Palazzo Gambacorti a Pd ed alleati.

E a rendere plastica questa voglia, arrivano i big. Il M5S porta dalla vicina Livorno il sindaco Filippo Nogarin: quando arriva, in tanti si giraco no a indicarlo e a salutarlo, anche il candidato del movimento a Pisa, Gabriele Amore, gli fa un segno con gli occhi. In prima fila, invece, arrivata in perfetto orario, c’è la sinda- della vicina Cascina, Susanna Ceccardi, che tanto ha fatto per far candidare al centrodest­ra il suo compagno di partito, il leghista Michele Conti: con lui è un continuo scambio di sguardi e di conferme quando interviene. La serata è organizzat­a da Confcommer­cio, che da mesi sta battendo sul tema della sicurezza. E infatti si parte da lì. Le soluzioni, tranne qualche eccezione (cioè Ciccio Auletta, di Una città in Comune, e Simonetta Ghezzani di Sinistra italiana) fanno fatica a trovare una grande varietà: il candidato del Pd e assessore uscente ai lavori pubblici Andrea Serfogli propone nuove assunzioni di vigili urbani, con introduzio­ne del turno notturno e aumento della telecamere in città «che con noi sono passate da 5 a 100». Conti propone più vigili, anche di quartiere, come fa anche Amore, che aggiunge: «Vogliamo il Daspo urbano in tutta la città», non solo in quelle già zone individuat­e dal Regolament­o approvato dall’attuale maggioranz­a Pd. E le liste civiche si adeguano.

È al secondo giro di domande, sulla contraffaz­ione e la lotta all’abusivismo commercial­e, che la platea si infiamma. «Dove è stato il Pd finora, parlano come se non avessero governato negli ultimi 20 anni», attacca Raffaele Latrofa di Pisa nel cuore, una delle tante liste civiche in campo. Conti affonda: «Qui eleggevate 4 deputati ed avevate pure il ministro degli interni: non vi è riuscito neanche di risolvere il problema dell’abusivismo».

Il dibattito va avanti fino a notte, si capisce che in platea ci sono tante claque e truppe cammellate: in prima fila soprattutt­o del centrodest­ra, il Pd in fondo (evidenteme­nte è arrivato in ritardo). E tra urla e applausi, ad un militante del Pd sfugge: «Ci stanno triturando».

Sicurezza Tutti, eccetto le due sinistre, propongono l’assunzione di vigili e più telecamere

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I dieci candidati sindaci di Pisa ieri al primo dibattito della campagna

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