«Il banchetto è di destra» Novoli: spintoni, schiaffi e l’intervento della polizia
Urla, spintoni, schiaffi. E uno studente che finisce al pronto soccorso da dove esce con un referto di 20 giorni per la frattura dello sterno. È il bilancio degli scontri avvenuti ieri mattina all’ateneo di Novoli dove un gruppo di studenti dei collettivi di sinistra ha aggredito tre studenti di Azione universitaria.
Aggressione a tre studenti di Azione universitaria ieri mattina intorno alle 13 al polo di scienze sociali. I ragazzi avevano allestito un banchetto di protesta contro lo sciopero dei professori, quando sono stati avvicinati da un gruppo di giovani dei collettivi universitari. Sono volate parole grosse, alle quali presto hanno seguito gli spintoni. Alla fine del parapiglia uno degli studenti di destra è rimasto ferito in modo serio, riportando la frattura dello sterno.
Ad aggredirlo sono stati due venticinquenni, che lo hanno colpito con schiaffi e spintoni. Entrambi sono stati identificati dagli agenti della digos, intervenuti sul posto, e per loro scatterà una denuncia per lesioni. Accertamenti della polizia sono in corso anche per identificare gli altri componenti del gruppo di aggressori. Lo studente rimasto ferito si è presentato autonomamente al pronto soccorso dopo l’episodio. Prima non aveva chiesto l’ambulanza, probabilmente perché non immaginava di essersi procurato una lesione così seria. È arrivato in ospedale lamentando dolore alla mascella, a un sopracciglio e fastidio al petto. Gli esami radiografici hanno evidenziato la frattura dello sterno, per la quale è stato dimesso con una prognosi di 20 giorni. Sulla vicenda è intervenuto anche il parlamentare di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, che ha chiesto più sicurezza : «Quanto accaduto oggi a Novoli è gravissimo — ha detto —, il rettore garantisca la libertà negli spazi dell’Università oppure si dimetta». «Appena sarà insediato il nuovo Governo — ha aggiunto — interrogherò il nuovo ministro dell’Università sulla vicenda e sullo stato di emergenza nei nostri atenei. Non è accettabile — ha detto ancora — che nel 2018 dei ragazzi di 20 anni non possano svolgere iniziative senza essere aggrediti». «Condanno nella maniera più netta l’aggressione» ha detto il rettore Luigi Dei. «La violenza fisica e verbale deve essere respinta con fermezza e convinzione da parte di tutti coloro che credono nell’Università come luogo di confronto».