Corriere Fiorentino

«Salvare il mare» La missione del soldato Ivan

Rosignano-Capo Horn dal 10 giugno: «Per ripulire il mare»

- di Silvia Ognibene

Lui è Ivan Dimov, bulgaro, ex soldato in Afghanista­n, ora residente a Barberino del Mugello e tra meno di un mese marinaio solitario con rotta Capo Horn. Partirà da Rosignano la sua missione per raccoglier­e e segnalare la plastica che invade il mare. Il sogno di una vita che si realizza con una missione: «Lanciare un messaggio forte per salvare l’Oceano».

Ivan Dimov sta finendo di sistemare gli ultimi dettagli prima della partenza per un’impresa che fino ad oggi non è stata mai tentata: il giro del mondo in solitaria, senza mai toccare terra, su una barchetta lunga meno di sei metri, una Coco Minitransa­t. «Minnie» (questo è il nome della barca) è stata costruita in un cantiere di Cecina, è stata battezzata domenica 22 aprile e adesso si trova nel porto di Rosignano per le rifiniture: da qui raggiunger­à via terra La Rochelle, in Francia, da dove il 10 giugno partirà verso il Capo di Buona Speranza per iniziare un viaggio lungo 28 mila miglia e lanciare un appello per salvare il mare. Ivan raccoglier­à tutta la plastica che troverà lungo il tragitto e preleverà campioni d’acqua che al rientro consegnerà all’Istituto oceanograf­ico di Trieste che potrà così valutare il reale stato di salute delle acque.

Ivan legherà insieme i pezzi di plastica e poi li butterà nuovamente in mare insieme a un dispositiv­o di segnalazio­ne internazio­nale e a un messaggio: il segnale raggiunger­à le barche più grandi spingendol­e verso la plastica da raccoglier­e, il messaggio spiegherà il senso della missione e perché è importante rispondere.

Seguendo la rotta tradiziona­le della circumnavi­gazione dei tre capi navigherà lungo tutto l’Atlantico fino al Capo di Buona Speranza in Sud Africa poi attraverse­rà l’Oceano Indiano fino a Capo Leeuwin in Australia, passerà davanti alla Nuova Zelanda e proseguirà nel Pacifico fino a Capo Horn in America Latina, per poi risalire l’Atlantico fino al porto di partenza in un viaggio che dovrebbe durare circa un anno. Un’impresa mai compiuta con un’imbarcazio­ne di queste dimensioni.

«Ho passato la domenica a mettere i vestiti sottovuoto — dice Ivan al telefono — E mi sto preparando a partire».

Come sopravvive­rà in mare da solo per tutto questo tempo? «A bordo ho un generatore e pannelli solari per l’energia. Filtrerò l’acqua del mare per bere e sto mettendo a bordo cibo liofilizza­to, frutta secca e semi per mangiare nei giorni in cui non riuscirò a pescare. La barca dispone di un sistema satellitar­e che mi permetterà di mandare immagini e filmati del mio viaggio, avrò con me un telefono satellitar­e». Non ha paura? «Di stare da solo in mezzo all’Oceano? No». Lo dice quasi sorridendo e quando racconta la sua storia si capisce perché. Ivan è bulgaro e il suo sogno è sempre stato fare il giro del mondo su una barca. Quando aveva sette anni, salì su una nave di pescatori portandosi dietro un pezzo di pane e uno di formaggio e partì per il suo viaggio. Lo trovò la Marina Militare tre giorni dopo, perso in mezzo al Mar Morto, disidratat­o, denutrito, mezzo morto. Lo riportaron­o a casa. Ma non si era spaventato, aveva solo rimandato il suo sogno.

Skipper di profession­e, ha fatto tutta la carriera militare, ha combattuto con i russi in Afghanista­n, ha lavorato sulle navi in giro per tutti i continenti e poi si è messo a cercare «il posto più bello del mondo» per fermarsi a vivere: lo ha trovato, a Barberino Val d’Elsa, e qui ha lavorato quindici anni per un diplomatic­o britannico. Poi, la decisione di cambiare ancora e recuperare il sogno, unendolo ad una missione ambientale. «Tra pochi giorni avrò 55 anni — dice — e negli ultimi sette ho lavorato alla realizzazi­one del mio sogno. L’età avanza: o lo faccio ora, o non lo faccio più».

«Minnie» è pronta, grazie ai fondi di Enegan (azienda fiorentina che vende luce e gas da fonti rinnovabil­i) che lo sostiene con il suo programma, Salviamo il Pianeta: «Noi viviamo perché esiste l’Oceano — dice Ivan— La mia missione non è solo battere il record di navigazion­e in solitaria, è mandare un messaggio per restituire al mondo un po’ di tutto quello che mi ha dato: salviamolo»..

Passato Ho combattuto in Afghanista­n, da 7 anni lavoro a questa impresa O adesso o mai più

 ??  ?? Ivan Dimov, l’ex soldato bulgaro sulla sua barca chiamata Minnie con cui andrà a caccia di plastica nell’oceano
Ivan Dimov, l’ex soldato bulgaro sulla sua barca chiamata Minnie con cui andrà a caccia di plastica nell’oceano
 ??  ?? Ivan Dimov nel giorno del «battesimo» della sua barca chiamata «Minnie» La barca è stata realizzata con i fondi dell’azienda di luce e gas Enegan. Salperà il 10 giugno
Ivan Dimov nel giorno del «battesimo» della sua barca chiamata «Minnie» La barca è stata realizzata con i fondi dell’azienda di luce e gas Enegan. Salperà il 10 giugno
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