E un prof di Novoli si trovò in corsa per Palazzo Chigi

Papabile per la presidenza del Consiglio, almeno per un giorno. Prima al ballottaggio con Giulio Sapelli, poi da solo. Ora sembra congelata l’ipotesi che il professor Giuseppe Conte, 54 anni, ordinario di diritto privato all’Università di Firenze, possa diventare premier, anche se — scrive il Corriere della Sera — il suo nome sarebbe stato fatto anche al Quirinale. Vanta un curriculum accademico di 12 pagine. Il suo nome era già nella squadra di governo proposta da Luigi Di Maio come ministro alla pubblica amministrazione. Il rapporto coi 5 Stelle sarebbe nato grazie al deputato fiorentino Alfonso Bonafede, ex assistente di diritto privato del professor Giorgio Collura. Il nome di Conte spunta nelle cronache parlamentari nel 2015 quando è consulente di una proposta di legge di Bonafede sulle class action. E ritorna un anno dopo quando si oppone alla nomina della renziana Antonella Manzione al Consiglio di Stato: «Non offre garanzie di provata competenza», disse dell’ex capo dei vigili di Firenze. Eppure il grillismo di Conte non sembra di lunga data: i rumors riferiscono di antiche simpatie renziane; di certo, è di chiara fede europeista ed è anche stato consulente per il comitato organizzatore delle Olimpiadi di Roma. A Novoli gli studenti dicono: «Vederlo in tv il 4 marzo a esultare con Di Maio ci ha lasciati a bocca aperta». Per loro, quel professore sempre elegante con «il ciuffo ribelle come unico vezzo», che a lezione non si sbilancia mai politicamente, secondo decine di ragazzi «ha l’aria del classico conservatore». «Bravissimo a spiegare», «spesso ritardatario a lezione», «ma bravo a fare squadra con i tanti assistenti», fuori dalle lezioni si intrattiene spesso con gli studenti di Lista Aperta, il gruppo legato a Comunione e Liberazione.

Gli studenti A lezione non si sbilancia mai politicamente, siamo rimasti senza parole a vederlo con Di Maio