STILE LEONARDO TUTTO SUL RESTAURO
Domani al via la sesta edizione del Salone, quest’anno dedicata al genio di Vinci Oltre cento gli espositori, con ottanta convegni, mostre e vari laboratori «Firenze può diventare sede europea di un centro di ricerca per i beni culturali»
E se il celebre paesaggio leonardiano raffigurato nel disegno «8p» conservato agli Uffizi non fosse la Valle dell’Arno come finora creduto ma le umbre cascate della Marmora? L’ipotesi dello storico dell’arte Luca Tomio che fa discutere gli studiosi e scatena i campanilismi, viene presentata per la prima volta nella patria di Leonardo (e, c’è da scommettere, solleticherà dibattiti anche qui), alla VI edizione del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze, da domani a venerdì a Villa Vittoria, al Palazzo dei Congressi.
La manifestazione che ospita oltre 100 espositori e 80 convegni, rende omaggio al genio di Vinci a 500 anni dalla sua scomparsa (anniversario che sarà celebrato l’anno prossimo) con una serie di tavole rotonde e incontri, laboratori e mostre: verrà presentato il restauro del Codice sul volo degli uccelli della Biblioteca Reale di Torino, analizzata la rappresentazione naturalistica di piante e fiori nei suoi quadri a partire dal giardino dell’Annunciazione e l’Unione dei Comuni del Circondario dell’Empolese Valdelsa in anteprima assoluta presenterà il «Progetto Leonardo 2019». L’Opificio delle Pietre Dure dedicherà a Leonardo la giornata una giornata di studi raccontando quello che è stato uno dei «più grandi restauri mai eseguiti» come lo ha definito il sovrintendente Marco Ciatti: quello dell’Adorazione dei Magi, durato 4 anni e mezzo e terminato nel 2017. Tra gli eventi di punta ci sarà la conferenza internazionale Florence HeriTech,