In fuga dalla scuola, per il terremoto
Evacuate la Kassel e la Mattei. L’epicentro a Rovezzano, paura ma nessun danno
Alle 14.36 di ieri la terra ha tremato a Firenze e Bagno a Ripoli. La scossa di terremoto è stata lieve, ma si è sentita distintamente: secondo i dati rilevati dalla Rete sismica nazionale dell’Ingv, la magnitudo è stata di 2.2, la profondità di 8 chilometri, e ha avuto come epicentro tra Rovezzano e via del Guarlone.
La breve scossa non ha provocato né danni agli immobili, né feriti ma «è stata avvertita dalla popolazione» spiega Angelo Bassi, consigliere della Città Metropolitana, suscitando tanta paura tra i cittadini. Subito sono scattate le verifiche da parte della sala operativa della protezione civile, la Prefettura ha ordinato anche una ricognizione area, facendo alzare in volo sull’area gli elicotteri, ma non sono stati rilevati danneggiamenti o situazioni di emergenza. «La scossa si è sentita molto forte — racconta il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini — Immediatamente gli ingegneri comunali hanno fatto sopralluoghi, prima di tutto nelle scuole, ed è risultato tutto regolare. Così ho deciso di non emanare nessuna ordinanza per la chiusura di scuole o servizi pubblici, non essendoci nessun altro allerta». In alcuni istituti scolastici però, del comprensivo Teresa Mattei (primarie e medie), su decisione della preside e in via precauzionale, gli studenti sono stati evacuati. Ma oggi le lezioni anche qui riprenderanno regolarmente.
Il terremoto si è sentito distintamente, facendo scattare il tam tam sui social media, non solo a Bagno a Ripoli, ma anche a Firenze, soprattutto nella zona sud. Così la scuola elementare Kassel, in via Svizzera, è stata evacuata. I quel momento nel plesso si trovavano tutti gli alunni che frequentano il tempo pieno della scuola primaria: appena avvertita la scossa sono scattati i piani di emergenza e i piccoli studenti sono stati fatti uscire nel cortile e radunati nel punto di ritrovo, nella zona recintata. Gli insegnanti hanno poi avvertito i genitori che sono venuti a prenderli ma senza farli rientrare per prendere gli zaini per timore di danni alla struttura.
«Tutto si è svolto secondo le procedere, in maniera ordinata, senza panico tra i ragazzo» racconta la dirigente scolastica Maria Centonze. «Facciamo prove di evacuazione una volta al mese, oltre alle due previste antincendio e antisismica. Sono servite — aggiunge — Negli ultimi anni siamo stati interessati da diversi sciami sismici, i ragazzi devono sapere come comportarsi non solo nella teoria ma anche nella pratica». Nelle altre scuole dell’istituto comprensivo il terremoto non è stato avvertito. Alla media Botticelli c’erano solo alcuni dipendenti amministrativi, le lezioni erano terminate e gli alunni erano già a casa.