Mini stangata
Solo tre giornate a Veretout, ma c’è la multa
Giudice sportivo Il calcione a Joao Pedro costa al francese «solo» tre giornate La Fiorentina lo multerà, ma non farà ricorso. Chiesa: «Felice qui, voglio segnare di più»
Poteva andare peggio, molto peggio. Jordan Veretout è stato squalificato «solo» per tre giornate di campionato, una per la somma di ammonizioni (già diffidato, domenica è stato ammonito) e due per il calcione rifilato a tempo scaduto al cagliaritano Joao Pedro. Nel fallaccio che ha innescato la rissa finale, il giudice sportivo non ha rilevato violenza: un dettaglio decisivo per evitare la stangata da 5 giornate. I precedenti infatti c’erano: proprio Joao Pedro, all’andata, si prese 4 giornate per un pestone rifilato a Chiesa, mentre Totti, nel 2010, atterrò Balotelli dopo averlo rincorso per tutto il campo: risultato, 5 giornate di squalifica.
Nelle motivazioni della sanzione a Veretout invece si legge «per avere, al 50° del secondo tempo, durante un’azione di giuoco, colpito con un calcio alla gamba un calciatore avversario, senza alcuna possibilità di giocare il pallone». Un fallo plateale ma non violento dunque, che riduce al «minimo sindacale» la squalifica» ma che comunque priverà Pioli del suo uomo ovunque per un bel po’. Il centrocampista salterà il Milan (e questo era inevitabile) e soprattutto le prime due giornate del prossimo campionato. Au revoir insomma, arrivederci a settembre. Un bel danno per la Fiorentina che infatti lo multerà per il comportamento di domenica scorsa. Jordan comunque ha già chiesto scusa e il caso, in casa viola, è chiuso: in fondo Veretout è stato uno dei grandi protagonisti dell’annata. Otto gol (più 2 in coppa), punizioni e rigori calciati alla grande, grinta da vendere, personalità e polmoni inesauribili. Corvino lo ha pagato 7 milioni e presto, per allontanare le pretendenti, potrebbe anche proporgli un adeguamento contrattuale.
In vista del Milan (che non avrà Montolivo e Borini, anche loro squalificati), buone nuove su Badelj, che ieri, dopo i problemi muscolari di domenica, è già tornato ad allenarsi. Il capitano stringerà i denti e ci sarà, con a fianco Benassi e Dabo, splendido a Marassi ma lasciato in panchina contro il Cagliari. A proposito di panchina, Pioli a San Siro sarà regolarmente al suo posto. L’espulsione («per aver platealmente contestato l’operato arbitrale») gli è costata solo una squalifica.
Nel parapiglia finale semmai è andata peggio al suo vice Murelli, appiedato per una giornata «per avere, rientrando negli spogliatoi, allontanato un allenatore della squadra avversaria portando la propria mano aperta all’altezza del viso e spingendolo, senza violenza; infrazione rilevata da un Assistente». Sia Pioli che il suo vice saranno multati dalla società. Ammende, squalifiche, sanzioni. È il prezzo delle scene da saloon di domenica, della delusione e la rabbia per un risultato sfumato al fotofinish. Per mettersi tutto alle spalle servirà un po’ di tempo, ora però restano altri 90 minuti da giocare: «Vogliamo finire bene — dice Chiesa, ieri premiato miglior Under 25 viola, a Radio Bruno — qui sono felice, ma voglio segnare più gol. A Milano andremo per vincere». I tifosi ci credono e a San Siro saranno in mille. Poi sarà vacanza (la squadra da martedì sarà lasciata libera). La condizione ideale per mettersi alle spalle questi mesi di dolore, vissuti a mille all’ora.