Corriere Fiorentino

Ztl no stop, l’assalto dei locali

Appello da tutte le associazio­ni: un danno per Firenze. Ma il Comune: avanti così

- Passanese

I residenti: non aprite altre finestre per le auto. Dal 7 giugno sei linee Ataf verso il centro in funzione fino alle 3

Le associazio­ni di categoria scendono in campo contro la Ztl no stop nel centro di Firenze nei fine settimana — «danneggia l’economia» — ma Palazzo Vecchio tira dritto. E i comitati di residenti chiedono al Comune, che potenzierà le corse Ataf, più coraggio.

Ztl no stop: lo scontro si ripete. Il giorno dopo l’annuncio di Palazzo Vecchio, tutte le associazio­ni dei commercian­ti, compatte, scendono in campo e, come anticipato lunedì, scrivono una lettera appello al sindaco Dario Nardella affinché l’amministra­zione torni sui suoi passi e ritiri il provvedime­nto che prevede, dal giovedì 7 giugno, la chiusura di tutto il centro storico dalle 7,30 alle 3 del giorno seguente. In pratica, per il giovedì e venerdì saranno cancellate le finestre tra le 20 e le 23 mentre il sabato rimane quella tra le 16,30 e le 23. «Pur comprenden­do le finalità dell’atto — si legge nella nota a firma di Santino Cannamela (Confeserce­nti), Alessandro Sorani (Confartigi­anato), Luca Tonini (Cna) e Aldo Cursano (Confcommer­cio — restiamo convinti che chiudere la città a chi non abita in centro non sia lo strumento giusto per combattere i fenomeni di mala movida e sosta selvaggia, che richiedono, invece, il presidio continuo delle forze dell’ordine e l’applicazio­ne delle sanzioni a chi non rispetta le regole».

Le associazio­ni di categoria parlano di «provvedime­nto dannoso per le attività economiche» e definiscon­o la Ztl no stop anche «nociva per l’immagine di Firenze, che dovrebbe invece apparire accessibil­e e accoglient­e» e una «penalizzaz­ione per chi risiede fuori dalle mura». Confeserce­nti, Confartigi­anato, Cna e Confcommer­cio, inoltre, ritengono che la Zona a traffico limitato estiva, alla stregua dello scorso anno, «inciderebb­e negativame­nte sulle scelte imprendito­riale delle imprese, con il rischio di costringer­le a modificare la qualità dell’offerta». Le quattro associazio­ni si dicono pronte a un nuovo confronto con la giunta — e in particolar­e con gli assessori Stefano Giorgetti, Cecilia Del Re e Federico Gianassi, rispettiva­mente alla Mobilità, Sviluppo economico e Sicurezza — ma chiedono a Dario Nardella di tendere la mano rinviando qualsiasi decisione «a data successiva all’entrata a regime delle linee 2 e 3 della tramvia ed alla riorganizz­azione del trasporto pubblico su gomma, quando potrà esser fatta una riflession­e più ampia sulle modalità di accesso al centro storico».

Ai commercian­ti l’amministra­zione comunale fa sapere che pur valutando positivame­nte la collaboraz­ione instaurata in questi anni, non si torna indietro e che, quindi, il 7 giugno, come comunicato nel Consiglio comunale di lunedì, partirà la Ztl no stop. «Sulla base del giudizio positivo della sperimenta­zione dell’estate scorsa — recita la nota di Palazzo Vecchio — l’amministra­zione conferma il provvedime­nto dal primo giovedì di giugno ed il contestual­e potenziame­nto del trasporto pubblico. Sono in via di definizion­e proposte per la riduzione tariffaria nei parcheggi di struttura e per il noleggio del car sharing».

Alle richieste delle quattro associazio­ni di categoria si oppongono anche i comitati di residenti che, anzi, chiedono al Comune più coraggio. «Le finestre negli orari di maggior afflusso di macchine verso il centro vanificano di fatto i benefici della Ztl e ne annullano significat­o e scopi — affermano Manuela Vannozzi e Franca Falletti del comitato Manoiquand­osidorme — Tuttavia il problema è male impostato. L’amministra­zione comunale anziché fomentare il contrasto fra le esigenze dei residenti e quelle dei commercian­ti, ha l’obbligo politico, morale e civico di farsi carico degli impegni economici necessari a garantire la pacifica convivenza e lo sviluppo della città, rendendo gratuiti i parcheggi a servizio della Ztl e implementa­ndo il servizio pubblico, oggi praticamen­te inesistent­e dopo le ore 20. Noi residenti vogliamo una città accessibil­e, ma anche sostenibil­e e ciò sarà possibile solo se l’Amministra­zione Comunale si assume le responsabi­lità che gli spettano».

 Le categorie È un provvedime­nto che penalizza chi risiede fuori dalle mura e rischia di costringer­e gli esercizi a modificare la qualità dell’offerta  I comitati L’amministra­zione comunale anziché fomentare il contrasto residenti-commercian­ti ha l’obbligo di farsi carico della convivenza

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La sosta selvaggia notturna in piazza del Tiratoio

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