«Addio, dopo 104 anni Il centro storico muore»
San Lorenzo, chiude un’altra attività storica. «In questa Firenze non c’è spazio per i pesci piccoli»
Il bisnonno di Giordano Bonciani, Alberto Mirannalti, la aprì nel 1914, ma sabato la gioielleria Mirannalti di borgo San Lorenzo chiuderà per sempre. «Il centro di Firenze muore. E noi con lui» dice Giordano.
«Il centro di Firenze muore. E noi con lui». Giordano Bonciani parla da dietro il bancone dell’oreficeria di famiglia, quell’attività che il bisnonno Alberto Mirannalti mise in piedi nel 1914 e tramandò poi alle figlie e ai nipoti. Fino a sabato. Il 19 maggio, dopo 104 anni, la gioielleria Mirannalti di Borgo San Lorenzo abbassa per sempre la saracinesca.
«Non riusciamo a far fronte alle imposte, alle tasse massacranti. Questo perché né lo Stato né il Comune prevedono delle reali forme di tutela nei confronti degli esercizi storici fiorentini: parlo di azioni pratiche come sgravi fiscali o affitti agevolati. Le regole non possono essere uguali per tutti: così è ovvio che chi è più strutturato, come una catena, ha la meglio. I pesci grandi mangiano i pesci piccoli».
Che infatti pian piano stanno masticando vetrina per vetrina. «Già più di 20 anni fa i miei nonni avevano intuito il declino delle piccole attività commerciali. Poi è arrivata la batosta della pedonalizzazione del centro, senza che vi siano stati mezzi efficienti in risposta, e i clienti affezionati dalla Lastra, da Fiesole e da tutta Firenze sono pian piano spariti: troppo difficile arrivare fin qui». Mentre Giordano racconta entrano clienti americani, tedeschi, neozelandesi, catturati dai prezzi stracciati dei gioielli in svendita da portare come souvenir. Segno evidente, secondo lui, di un vero e proprio allarme sociale.
«Firenze sta cambiando, scappano insieme fiorentini e attività storiche. Solo tutelando e ascoltando davvero il piccolo commercio possiamo impedire lo stravolgimento della città, e salvare la storia delle famiglie fiorentine».