Lo stalker del condominio agli arresti nel condominio
Calci alle porte e minacce ai vicini. Tra le angherie la colla nelle serrature e auto danneggiate
I carabinieri l’hanno arrestato dopo le ennesime aggressioni ai vicini di casa, che da tempo andavano avanti a denunce ed esposti contro quel condomino intemperante. Un vero e proprio stalker di condominio secondo le accuse che l’hanno portato ad essere posto agli arresti domiciliari. Arresti però che l’uomo trascorrerà nel palazzo di Legnaia teatro delle angherie di cui è accusato.
Ha iniziato a prendere a calci la porta d’ingresso dell’abitazione dei vicini, e poi ha minacciato gli altri condomini intervenuti per cercare di calmarlo. Per questo lunedì sera a un uomo di 59 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato per stalking dai carabinieri. È accaduto in un palazzo nella zona di Legnaia, dove l’uomo vive al sesto piano. In quello stesso stabile dove poi è stato messo ai domiciliari. A chiedere l’intervento dei militari sono stati gli stessi vicini di casa, che in passato avevano presentato denunce e esposti nei suoi confronti, sempre a causa del suo comportamento. È stata una donna, che abita in quel condominio, a vedere che era stato proprio lui — poco prima — a prendere a calci il suo portone. Ed ecco perché tutti gli abitanti di quel condominio sono andati a chiedere spiegazioni proprio all’uomo che abita al sesto piano assieme alla mamma e al fratello. In quel frangente sono poi intervenuti i carabinieri che hanno ricostruito l’accaduto e che hanno poi arrestato l’uomo: il pm di turno ha disposto che l’uomo fosse messo ai domiciliari in attesa che si presenti di fronte al giudice per le indagini preliminari.
Nel marzo di questo anno i carabinieri lo hanno denunciato per stalking dopo le minacce contro i condomini, danneggiamenti alle auto in sosta nel parcheggio condominiale, olio versato sul pavimenti dei pianerottoli e muri imbrattati. In particolar modo è emerso che l’uomo avrebbe gettato della pasta, appena cotta, proprio davanti alle uscite dell’ascensore, per far cadere i condomini. Una volta — hanno ricostruito i carabinieri — aveva anche messo della colla alle porte della cantina.