La campagna del Comune per rispettare Firenze, con manifesti e volantini
La campagna del Comune. E gli studenti ripuliscono Ponte Santa Trinita
«Firenze è una città straordinaria, ma può esserlo ancora di più se ognuno di noi, adottando un comportamento educato e corretto, contribuirà a renderla più vivibile nell’interesse di tutti». L’assessora Anna Paola Concia da alcune settimane sta lavorando alla campagna di comunicazione #EnjoyRespectFirenze per diffondere il più possibile alcune fondamentali regole di comportamento per il turista. Si tratta di otto semplici «buone pratiche per vivere correttamente la città perché — sottolinea Concia — solo così sarà possibile garantire la convivenza civile , la tutela dei diritti di ognuno, il rispetto dell’ambiente e del patrimonio artistico».
Ma quali sono i comportamenti da evitare quando si arriva a Firenze? Innanzitutto il turista deve sapere che è vietato bivaccare sui gradini delle chiese e dei monumenti, sulla soglia dei palazzi e delle strade; è vietato, inoltre, sdraiarsi, mangiare e bere sul suolo pubblico. È vietato poi arrampicarsi sui monumenti, entrare nelle fontane, salire sulle pigne dei ponti, gettare rifiuti sul suolo pubblico e comperare merce contraffatta. Firenze, infine, non è uno stabilimento balneare e quindi in città bisogna
Via Maggio e Stanford Gli studenti della Stanford University e i volontari della associazione Via Maggio al lavoro
utilizzare un abbigliamento decoroso. Non solo: oltre alle buone pratiche e ai divieti sono veicolate a tutti i turisti informazioni su dove trovare i bagni pubblici, i fontanelli e gli spazi attrezzati dove poter organizzare pic-nic.
Prossimo step di #EnjoyRespectFirenze sarà l’affissione di manifesti, la distribuzione di volantini e un decalogo di buone pratiche da veicolare tramite i tour operator stranieri. Buone pratiche come quelle messe in atto ieri da 12 studenti dell’Università di Firenze e della Stanford University, dai volontari dell’associazione Via Maggio e della coop sociale Il Giglio che hanno riguardato la ripulitura delle scritte vandaliche dalle pigne del ponte di Santa Trinita, dall’alveo dell’Arno e della facciata del Palazzo delle Missioni.