Corriere Fiorentino

CHIUSURA CON LA BOTTA

- Di Sandro Picchi

Chiusura con la botta per la Fiorentina, infilata a San Siro dai gol del Milan e anche dalle sue disavventu­re che si sono presentate sotto forma di errori (Sportiello e Dragowski, ma non solo loro) , infortuni, assenze e soprattutt­o presenze alcune delle quali di notevole inconsiste­nza (il passeggiat­ore Cristoforo e con lui via via quasi tutti gli altri). Se c’era un modo triste per chiudere la stagione, la Fiorentina rimaneggia­ta del secondo tempo, con una difesa che senza i già vacillanti Pezzella e Hugo sfiorava e raggiungev­a l’inesistent­e, lo ha trovato e messo in atto con insuccesso pieno. Dovremmo, con la bontà d’animo di fine stagione, limitarci a quanto appena detto per commentare l’ultima partita del campionato e dopo aver ribadito che l’ottavo posto per una squadra disfatta e ricostruit­a con molte anonime pedine è comunque un buon risultato e che l’Europa League con i preliminar­i non la augureremm­o neanche a chi ci sta più antipatico, dobbiamo fatalmente guardare alla prossima stagione, alla Fiorentina che verrà, alle aspirazion­i che coltiverà. Pioli ha già detto che i nuovi giocatori dovranno essere delle certezze sul piano tecnico, quindi non delle avventuros­e incognite tipo quelle già vissute l’estate scorsa. I conti, così ci sembra di aver capito, sono migliorati e, dunque, applaudend­o la Fiorentina per quanto ha saputo fare dopo la morte di Astori e apprezzand­ola molto meno per il finale, auguriamol­e un buon mercato. Prima di tutto deve essere risolto il problema del portiere: la fiducia traballa su Sportiello. Poi il futuro di Badelj e soprattutt­o quello di Chiesa su cui potrebbe adagiarsi la milionaria offerta irrinuncia­bile. Il primo capitolo, dunque, riguarda le conferme. Non sarà semplice destreggia­rsi in una campagna acquisti impostata sui giocatori di sicuro rendimento, soprattutt­o italiani, che costano cari. Molto più percorribi­le si presentere­bbero gli arrivi di calciatori più ignoti che noti, ma così si tornerebbe all’estate scorsa. Un programma di rafforzame­nto dopo quello di smantellam­ento della stagione passata, potrà diventare realtà?

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