Il piano di Corvino: tenere i titolari, cedere le riserve
Futuro Squadra a pranzo insieme prima del rompete le righe: la palla passa a Corvino Tenere i titolari, cedere le riserve: ecco la strategia viola. Ma l’autofinanziamento continua
A pranzo in collina, alla «Reggia degli Etruschi» di Fiesole, tutti insieme, tra una battuta, un brindisi e un finale thrilling: dal sorteggio finale, capitan Badelj ha estratto il nome di Marco Sportiello. Al portiere, già protagonista sfortunato di San Siro, è toccato pagare il conto di tutta squadra (c’erano pure Corvino, Freitas e Antognoni): 2.670 euro, il tutto, ovviamente, in rigorosa diretta social e con tanto di cori di sfottò dei compagni.
Goliardia da spogliatoio che chiude una stagione da mille volti, prima triste e polemica per un mercato non troppo apprezzato dai tifosi eppoi tragica per la scomparsa di Astori, ma allo stesso tempo straordinaria per il modo in cui la squadra ha trasformato il dolore in orgoglio.
Ora però è tempo di voltar pagina e portare avanti l’idea di crescita che hanno ribadito Della Valle, Corvino, Pioli e pure Giancarlo Antognoni: «Vogliamo tenere i migliori e puntare all’Europa», ha detto l’ Unico 10 a Milano .« Nove dieci giocatori hanno dimostrato di essere da Fiorentina », ha aggiunto il mister. Che senza peli sulla lingua ha indicato anche le sue esigenze: «Ci serve più qualità in attacco e più personalità».
Assalto alla diligenza
Difendere il fortino viola non sarà facile. Anzi. Già 24 ore dopo il fischio finale della stagione sono partiti i rumors: Milan su Veretout, offerte per Milenkovic, asta per Chiesa. A Corvino servirà lo scudo per respingere gli attacchi, ma se vuol crescere la Fiorentina non ha che una strada: mantenere l’ossatura di quest’anno e aggiungere quei 4-5 giocatori di «qualità e personalità» che sono mancati per raggiungere il sestosettimo posto.
Per intendersi Pezzella (che proprio ieri il ct argentino ha ufficialmente escluso dai Mondiali), Milenkovic, Veretout, Benassi, Chiesa, Simeone, ma anche Saponara, Dabo, Biraghi e perché no Laurini, dovranno restare viola. Nella speranza che anche Badelj accetti il quadriennale offerto dalla società. Possibile conferma anche per Sportiello, pure lui punto di riferimento dello spogliatoio, nonostante quale errore di troppo: i viola sono al lavoro per ottenere uno sconto sul riscatto fissato a 5 milioni.
Qui arrivano le noti dolenti, perché (semmai ce ne fosse stato bisogno) il crollo di San Siro ha messo a nudo i limiti viola: quando mancano i titolari sono guai grossi. La differenza tra chi gioca sempre e chi sta in panchina infatti è fin troppo evidente: non a caso, proprio Pioli, ha utilizzato il meno possibile molti dei giocatori che l’emergenza infortuni ha riportato improvvisamente alla ribalta contro il Milan.
Cristoforo però non può fare il Badelj, Maxi non può finire a fare il centrale difensivo, Dragowski ha dimostrato limiti evidenti non solo a Milano, Eysseric non ha mai fatto la differenza e Gil Dias e Falcinelli idem, mentre Thereau è sparito dai radar dopo i primi tre mesi. Ce n’è abbastanza per dire che Corvino dovrà mettere sul mercato almeno 5-6 giocatori (più gli esuberi che torneranno alla base, vedi Tomovic), trovare loro una sistemazione e mettere insieme un mini gruzzoletto da aggiungere ai milioni rimasti in cassa dallo scorso anno. Un lavoro bello grosso da cominciare subito: quest’anno il mercato chiude prima (il 18 agosto) ma soprattutto l’intenzione è salire a Moena con il grosso della squadra già fatto.
Tra fine maggio e inizio giugno è in programma il Cda che definirà l’addio del responsabile marketing Laura Masi e dello sponsor Vorwerk, a fine giugno poi ci sarà un ulteriore consiglio di amministrazione per l’approvazione semestrale del bilancio viola: da qui passerà il futuro economico della Fiorentina e quindi il budget a disposizione per la campagna acquisti. Già oggi comunque l’input della proprietà è chiarissimo: i Della Valle non immetteranno denaro fresco nelle casse della società. L’autofinanziamento insomma andrà avanti, anche se dopo i tagli dell’anno scorso, Corvino potrà muoversi senza troppi pensieri. È in programma anzi un innalzamento del monte ingaggi, mentre le rate dei vari Bernardeschi, Kalinic, Ilicic e compagni, serviranno a creare il gruzzoletto utile per muoversi senza il portafoglio vuoto dello scorso anno. Un piccolo grande aiuto potrebbe arrivare anche dalla fumata bianca sui diritti tv: l’offerta di MediaPro avrebbe portato la Fiorentina a ridosso dei 60 milioni di introiti, i vari ricorsi però hanno di nuovo bloccato tutto. E, almeno per il momento, creano incertezza.
Conferme, cessioni, acquisti e rilancio. L’estate viola è appena cominciata.