«Niente nemici a Roma» Poi Nardella annuncia: più vigili, pagati da privati
Il sindaco al Puccini fa il bilancio dei 4 anni a Palazzo Vecchio: pronti a misurarci con chiunque
«Noi ci misureremo con qualunque governo, certi che Firenze come ogni città italiana non può avere governi nemici». Il sindaco Dario Nardella, al Teatro Puccini per raccontare i 4 anni di attività e guardare alle future elezioni, sa che però da ieri Palazzo Vecchio non ha più un «alleato» a Roma. Non c’è più un governo a guida Pd ma quello giallo-verde di M5S e Lega. Solo due anni fa, le riunioni per decidere se cambiare, e come, il progetto dell’Alta velocità si tenevano a Palazzo Vecchio. Ora si dovrà chiedere un appuntamento al futuro premier o al ministro delle infrastrutture, nella Capitale.
Nardella, che aveva già temuto che ci potessero essere guai per i tanti progetti e finanziamenti per la città (e la Città metropolitana), («giù le mani da Firenze», aveva detto) è passato a toni più concilianti ma con lo stesso significato.
«Un governo che non facesse gli interessi delle città del proprio paese non sarebbe un buon governo. L’Italia è il paese delle città, l’Italia cresce se crescono le sue città, si trasforma se si trasformano le sue città» ha spiegato ai mille arrivati al Puccini. Tra loro i parlamentari Pd Luca Lotti, Rosa Maria Di Giorgi, David Ermini. Ma in sala c’è anche il soprintendente del Maggio Cristiano Chiarot, il Console Usa Benjamin Wohlauer, l’europarlamentare Pd Simona Bonafè, il rettore Luigi Dei, il deputato di Coalizione Civica Gabriele Toccafondi, anche gli assessori regionali Stefano Ciuoffo e Vincenzo Ceccarelli.
Quella di Nardella è una «chiamata alle armi» dei colleghi sindaci, di ogni colore: questo sembra ascoltando sue parole: già quella contro l’abolizione della Tassa di soggiorno (contenuta nel «contratto di governo» LegaM5S) aveva visto un fronte bipartisan, con anche sindaci di Lega e Cinque Stelle contrari. E infatti Nardella prosegue: «Qualunque governo che dica di avere a cuore il futuro dell’Italia non può essere nemico di nessuna città e tantomeno di una città come Firenze che sta dimostrando di saper utilizzare le risorse, gli strumenti e le norme per migliorare. Lo abbiamo dimostrato ad esempio con l’uso delle risorse per la tramvia, come riconosciuto dalla Commissione europea. E noi lavoreremo sempre con questo spirito».
Non ci sono di mezzo solo le grandi opere, dalla Tav all’aeroporto fino ai prolungamenti delle tramvie. Ci sono di mezzo i patti sulla sicurezza (con aggiunta di personale delle forze dell’ordine sul territorio). Ma anche, e forse verrebbe da dire soprattutto vista l’ipotesi dell’abolizione della tassa di soggiorno, le risorse che dovrebbero arrivare attraverso il governo per l’«overload tourism», cioè quelle richieste al tavolo tra le città d’arte per affrontare la gestione dei flussi turistici.
Nardella comunque fa gli «auguri a Giuseppe Conte: un nuovo premier fiorentino. Noi non tifiamo per il fallimento di nessuno governo. Ma difenderemo con qualunque governo le scelte fatte» a partire «dall’aeroporto».
Una sponda politica arriva da Forza Italia che è ormai in rotta, nel centrodestra, con la Lega dopo la scelta di Matteo Salvini di far partire il governo con Luigi Di Maio del M5S: «Le grandi opere sono necessarie per rilanciare lo sviluppo industriale e commerciale del territorio e dei distretti toscani. Ne ha bisogno la nostra economia, ne ha bisogno il turismo. Per questo chiediamo al Governo che si sta apprestando a chiedere la fiducia delle Camere, di non rinunciare a una seria politica infrastrutturale, per l’Italia e per la Toscana, e in particolare agli amici della Lega chiediamo di vigilare sulle tentazioni “antisviluppo” del M5S», dice il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
L’alt ai gialloverdi Se qualcuno dice di avere a cuore l’Italia non può fare la guerra e nessuna città. Questo è il paese delle città che cresce se crescono loro
Gli auguri a Conte Noi non tifiamo per il fallimento, ma difenderemo le scelte fatte a partire dalla nuova pista dell’aeroporto
L’assist da Forza Italia Le grandi opere sono necessarie per rilanciare il territorio. Chiediamo alla Lega di vigilare sulle tentazioni antisviluppo dei Cinque Stelle