Corriere Fiorentino

Porte girevoli

Dubbi viola su Sportiello, il numero uno preme per restare ma ha già tre offerte Dragowski va via

- Matteo Magrini

Insieme al caso Badelj, è la questione numero uno all’ordine del giorno. Del resto, quello del portiere, è ruolo determinan­te. Sposta gli equilibri, porta o toglie punti. Con Sportiello, la Fiorentina era convinta di essersi messi in ottime mani. Giovane, motivato, italiano, considerat­o da tutti come uno dei portieri più promettent­i del campionato italiano. E invece, 18 mesi dopo, attorno al suo nome ci son punti interrogat­ivi grandi così. Colpa di un rendimento mai convincent­e al 100%. Parate, errori, reazioni, nuove cadute. La stagione di Marco è stata un continuo saliscendi.

Un inizio difficile, una fase centrale che pareva aver spazzato via ogni dubbio poi, nel finale, la crisi. I numeri, alla fine, non sono male. Sportiello ha colleziona­to 37 presenze in campionato, incassando 38 reti, e portando a casa 15 «clean sheet», ovvero partite senza prendere gol. Mica male. Non abbastanza però per guadagnars­i una conferma senza se e senza ma. Le difficoltà nel gioco con i piedi ed errori ripetuti (ad esempio i gol presi sul proprio palo sulle punizioni di Bernardesc­hi e Çalhanoglu) sono alcune delle cause dell’incertezza che, ancora oggi, riempie i pensieri di Pioli e Corvino. Per farla breve: l’area tecnica non ha ancora deciso se puntarci o no e le riflession­i, in questo senso, proseguono. Anche perché per prendere un portiere di grande livello (Meret, per citare un nome) bisogna mettere in conto un investimen­to importante. Di certo non inferiore ai 10-15 milioni. Vale la pena farlo, sottraendo queste risorse ad altri interventi magari più necessari come un regista (se partisse Badelj) e un jolly offensivo? Corvino valuta, e osserva il mercato. Cragno, del Cagliari, è un altro nome interessan­te. Così come quello di Consigli, del Sassuolo. Di certo, per Sportiello, la Fiorentina vorrebbe spendere il meno possibile, ridiscuten­do con l’Atalanta i termini dell’accordo. Corvino insomma punta a uno sconto rispetto ai 5,5 milioni pattuiti nel gennaio 2017, o, ancora meglio a rinnovare il prestito.

La domanda allora è: cosa ne pensano a Bergamo? L’Atalanta aspetta e non chiude le porte a priori. C’è la disponibil­ità, tanto per capirsi, a (ri)aprire una trattativa. Con una premessa fondamenta­le: al club di Percassi (e al procurator­e) sono già arrivate proposte da almeno tre club di Serie A. Si parla di Genoa, Napoli, Roma e forse anche Milan. Un fatto, questo, che pone l’Atalanta in una posizione di forza, anche se Marco vorrebbe rimanere a Firenze. E lo ha già comunicato a chi di dovere. Non solo Sportiello, però. Il problema portieri per la Fiorentina riguarda anche Dragowski. Nel suo caso, c’è molta meno incertezza. Impossibil­e puntare su di lui come titolare, così come costringer­lo ad un altro anno in panchina. Il polacco, quindi, se ne andrà, e al suo posto dovrà arrivare un altro «12».

Un portiere che dovrà avere un profilo opposto: affidabile, d’esperienza, e possibilme­nte italiano. Gente come Marchetti (che potrebbe arrivare a parametro zero) o come Mirante. Ipotesi per il momento, niente di più. Di certo i viola non possono permetters­i di sbagliare. E per questo, Corvino, ha deciso di muoversi con cautela.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy