Conte, un premier da Novoli
Mattarella dà l’incarico al docente dell’Ateneo fiorentino. Gli auguri del rettore Dei
Giuseppe Conte, professore di Diritto all’Università di Firenze, ha ricevuto l’incarico da premier proprio negli stessi momenti in cui gli studenti, a Novoli, sostenevano il suo esame. E il rettore Dei gli fa gli auguri.
Federico e Ilenia sembrano certi: «Quello preparato da Lega e Movimento Cinque Stelle non è un vero proprio contratto». Ma Giovanni incalza: «L’autonomia negoziale delle parti è preservata, ci sono tutti gli elementi». «Ti sbagli — ribatte una — non c’è la causa».
Esterno giorno. Discussione accesa fra studenti molto particolari, di fronte all’edificio D6 del complesso universitario di Novoli, a Firenze. Sono quasi le cinque del pomeriggio e gli alunni si preparano all’esame orale — parziale — di Diritto Privato: quello che avrebbero dovuto svolgere di fronte al proprio professore, Giuseppe Conte. Ma in quei minuti il docente si trova trecento chilometri più a sud e sta prendendo un taxi bianco per raggiungere il Quirinale: è atteso al Colle per ricevere da Sergio Mattarella l’incarico di presidente del Consiglio. I suoi studenti lo sanno bene e sono preoccupati. Un po’ per il prof, un po’ per l’esame, che di lì a pochi minuti sarà sostenuto di fronte agli assistenti di Conte. Gli oggetti dell’accertamento sono il diritto soggettivo e le obbligazioni, con un accenno consistente alla natura dei contratti. Di qui la discussione fra gli studenti, che sono gioco forza influenzati dal clima dell’attualità. Anche per coloro che tentano di restare lontani dagli accadimenti si impone una riflessione sul tema, dettata dal clima che si respira al Polo di Novoli: in ogni angolo spuntano telecamere e cronisti a caccia dei dettagli sul professor-premier. Che tutti gli alunni (o quasi) difendono a spada tratta dagli attacchi su curriculum e caso Stamina.
«Ma l’avete mai letto sul sito dell’ateneo il suo cursus? Ha così tanti titoli che mi sembra davvero assurdo che si parli di una scuola estiva», dice Ilenia. Un pensiero che attraversa la linea immaginaria della cattedra e viene ripreso dall’altra parte, dai docenti: «I curricula vengono inseriti dai professori stessi, ma a me questa polemica è parsa davvero pretestuosa», spiega il presidente della scuola di Giurisprudenza, Paolo Cappellini. Che ha una parola anche sul caso Stamina: «Conte è un grande docente oltre che un avvocato di mestiere: in quel caso difendeva l’ottenimento di una speranza processuale. Biasimarlo per questo è come prendersela con l’ex Presidente della Repubblica Giovanni Leone perché aveva fatto — da legale penalista — il difensore di alcuni omicidi».
Un’immagine, quella «dell’avvocato del popolo», ripresa pochi secondi dopo dallo stesso Conte nel primo discorso agli italiani da premier incaricato. Dopo il messaggio letto al Quirinale arrivano anche le congratulazioni del rettore dell’Università di Firenze, Luigi Dei: «Faccio a lui cordiali auguri di buon lavoro per l’incarico ricevuto: un compito sicuramente gravoso ma appassionante che lo pone a servizio delle grandi esigenze e aspettative del nostro Paese, nel contesto nazionale e internazionale. Sono certo che Conte, per la sua esperienza universitaria, avrà ben presenti, nel quadro della crescita della società tutta, i grandi temi della formazione, della cultura e della ricerca», spiega sibillino Dei.
La segreteria del Quirinale, ieri mattina, tentando di rintracciare il professor Conte aveva chiamato in facoltà. Come ha rivelato Radio Effe di Arezzo, gli assistenti di Sergio Mattarella hanno contattato il dipartimento di Scienze giuridiche per ottenere il suo numero cellulare. A giudicare dagli sviluppi l’operazione deve essere andata rapidamente a buon fine.
Ma ora gli impegni politici del neo premier lasceranno inevitabilmente spazio a una richiesta di aspettativa attesa a Novoli nelle prossime ore: il professor Conte dovrà stare lontano da lezioni e studenti chissà per quanto.
Un’allieva e il caso curriculum Ma l’avete mai letto sul sito dell’ateneo il suo cursus? Ha così tanti titoli che mi pare assurdo che si parli di una scuola estiva...