Quelle rampe a metà, da quasi 3 anni
Viale Poggi, il muro franato e mai sistemato. Ora ci sono i fondi della Fondazione Cr Firenze
Non solo i diamanti. A volte anche un cantiere può essere per sempre (o quasi). In viale Poggi, per esempio, ce n’è uno mai iniziato, e rimandato di anno in anno a tempi e bilanci migliori. Ma rinvia oggi, rinvia domani, tra qualche mese le transenne dalla Sas collocate sul rettilineo tra il Giardino delle Rose e l’edificio diroccato dell’ex ristorante Le Rampe compiranno 3 anni. Compreso il restringimento della carreggiata, a causa del quale la porta telematica di San Niccolò non è mai entrata in funzione.
In più di trenta mesi lì non si è mai visto nessuno, né un operaio, né un tecnico, né una carriola. In quel tratto di viale Poggi a dar problemi è il muretto di contenimento in pietra, realizzato 150 anni fa e da quel dì mai restaurato seriamente. Le piogge torrenziali degli ultimi anni ne hanno minato la stabilità, tanto che a ogni acquazzone si corre il rischio che un sasso da una ventina di chili piombi su auto o scooter. Secondo l’ufficio Belle Arti di Palazzo Vecchio servono «solo» 100.000 euro per risistemare il muro e riaprire la strada in entrambi i sensi di marcia, così da attivare il varco della Ztl. Finalmente, dopo tanti rinvii, la buona notizia è arrivata qualche mese fa: «Ora i fondi ci sono».
Galeotta è stata una visita turistica alla Torre di San Niccolò dei dirigenti della Fondazione CR Firenze: sembra siano rimasti cosi colpiti da come fossero degradate le vasche, le cascate zampillanti e la vegetazione delle Rampe del Poggi, da aver avviato subito un progetto per il restauro di tutto il complesso. E in questo restauro da 1,6 milioni di euro, finanziato completamente attraverso l’Art bonus, hanno compreso anche il rifacimento del muro di contenimento in pietra. «L’intervento sarà appaltato prossimamente, tra maggio e giugno, e ci consentirà, entro marzo del 2019, di completare tutto il restauro del complesso delle Rampe compreso il muretto del Poggi — spiega l’architetto Tommaso Muccini, dirigente dell’ufficio Belle Arti del Comune — Lì ci sono le transenne da tre anni perché in più occasioni ci sono state piccole frane che poi sono ruzzolate per strada. Ma in una città ci sono delle priorità: abbiamo dato precedenza alle strade più trafficate».
Il progetto di restauro del muretto, studiato e messo a punto dall’ufficio Belle Arti di piazza della Signoria, prevede il consolidamento delle parti in fase di distacco, la sigillatura delle fessure e delle lesioni e il restauro conservativo. «Abbiamo pensato a questo luogo magico — sottolinea il Presidente di Fondazione CR Firenze Umberto Tombari — per ricordare, con un segno tangibile e permanente, i 25 anni della nostra storia di soggetto filantropico».