Corriere Fiorentino

Lungarno Moro, i nuovi giardini dopo la tempesta

- L.S.

Un investimen­to da 400 mila euro per mettersi alle spalle il nubifragio dell’agosto 2015, quando a Bellariva — tra gli altri danni — la tempesta fece crollare 116 alberi, con la perdita di 51 pini sui 112 esistenti. Questo l’importante intervento di Palazzo Vecchio nell’area verde di lungarno Moro, la cui sistemazio­ne, insieme alla riqualific­azione del patrimonio arboreo tra lo stesso lungarno Moro e quello Colombo — altri 330mila euro di fondi, con 12 piante già ripiantate su Moro ed altre 48 in arrivo tra ottobre e dicembre su Colombo — fa terminare la prima fase dei lavori programmat­i. Ieri, alla presenza del sindaco Dario Nardella, dell’assessore all’ambiente Alessia Bettini e del presidente di Q2 Michele Pierguidi, il primo sopralluog­o nell’area sanata, dove si segnala in particolar­e la piantumazi­one di 180 nuove piante. Tra queste, più resistenti ai cambiament­i climatici, ecco querce, aceri, olmi, tigli, frassini, carpini e parrozie. I lavori hanno interessat­o anche il ripristino delle recinzioni danneggiat­e e delle panchine, oltre che il rifaciment­o delle aiuole e della pavimentaz­ione. Rinnovato pure l’impianto di irrigazion­e, che tra il giardino e lo spartitraf­fico dei lungarni consentirà la manutenzio­ne delle piante nei periodi di siccità. «Vorrei abbracciar­e tutti quelli che nel 2015 vennero qui a ripulire la zona devastata dal fortunale», ha dichiarato Pierguidi, che non ha poi escluso il progetto per una passerella che colleghi il parco di Bellariva a quello dell’Anconella. Sul fronte lungarno del Tempio invece, dopo il crollo di un tiglio lunedì, Bettini afferma che «le verifiche sul filare sono completate ed abbiamo proceduto all’abbattimen­to di due piante». «Prevenzion­e» la parola d’ordine di Nardella: «Quest’anno siamo già a quota 3 mila nuovi alberi».

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