Corriere Fiorentino

Batigol torna a Firenze, per diventare allenatore

Si è iscritto al corso di Coverciano. Lezioni a giugno, ma il Mondiale potrebbe far slittare tutto

- Leonardo Bardazzi

Batigol in panchina, a fischiare come il Trap, in tuta come Sarri o elegantiss­imo in perfetto stile Guardiola. Per ora è solo fantasia, ma la suggestion­e c’è, anche perché di Batistuta allenatore se ne parla da almeno 2-3 anni. Nella primavera scorsa gli venne proposta una panchina australian­a (dell’Adelaide United), ma lui declinò con garbo, in attesa di entrare nel mondo della panchina dalla porta principale.

E l’occasione, adesso, ce l’ha sul serio. Il più grande bomber della storia viola (il 15 maggio di 18 anni fa segnava il suo gol numero 152 e superava Hamrin come giocatore della Fiorentina più prolifico in serie A) è ufficialme­nte iscritto a quello che a Coverciano chiamano «Corso Speciale Combinato Uefa B/Uefa A». Il corso è riservato a giocatori profession­isti che abbiano disputato almeno 7 anni in serie A con un minimo di 180 presenze e che abbiano partecipat­o ad almeno una fase finale dei campionati mondiali o continenta­li: requisiti che Re Leone ha abbondante­mente superato.

Le lezioni (a cui dovrebbe partecipar­e anche Andrea Pirlo) si terranno dal prossimo 4 giugno al 19 luglio nelle aule del Centro Tecnico di Coverciano e in caso di promozione farebbero ottenere ai corsisti la qualifica di allenatore di seconda categoria (per giovanili o squadre fino alla serie C): per diventare allenatore di prima categoria poi, servirà anche passare il corso Uefa Pro. La trafila dunque è lunga, ma visto che Bati non è uno qualunque, sarà impossibil­e non farsi suggestion­are: anche solo immaginarl­o un giorno seduto sulla panchina della Fiorentina, mette i brividi a chiunque ami la maglia viola.

Occhio però agli imprevisti: Batistuta (che nel frattempo sta diventando sempre più attivo sui social) ha contatti con le tv argentine e non a caso sabato sarà a Kiev inviato da Fox Sport a seguire la finale di Champions tra Real e Liverpool. Proprio da commentato­re poi potrebbe finire per andare in Russia (ha una proposta sul tavolo) a seguire i prossimi Mondiali: la sua agenda insomma resta da definire, di sicuro il corso a Coverciano (che sia a giugno o nei prossimi mesi) gli interessa eccome. Per lui sarà l’occasione per tornare a godersi la sua Firenze, di cui dal 2016 è cittadino onorario, tra una bistecca con l’amico Antognoni, le passeggiat­e in centro e gli inevitabil­i capannelli con i tifosi. A parlare della Fiorentina che fu, dei suoi record e delle coppe alzate. Ma anche del suo futuro. Che, se davvero passerà i corsi di Coverciano, potrebbe anche farlo tornare in Italia. E non solo da innamorato di Firenze.

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Batistuta e il sindaco Nardella: nel 2016 Gabriel è diventato cittadino onorario di Firenze

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