I CONTI DA RIFARE, ANCHE PER I SINDACI
Le elezioni amministrative del prossimo 9 giugno si terranno in un clima incandescente dopo il fallimento del tentativo di formare un governo gialloverde. Ma in Toscana lo scontro, che coinvolge anche il Quirinale, come influirà nella scelta dei sindaci di Pisa, Siena, Massa e degli altri Comuni? Solo nei prossimi giorni l’effetto della bufera sui rapporti tra i partiti. Lega e M5S torneranno a competere per sottrarsi la fetta di elettorato comune oppure, come ha ventilato Matteo Salvini, prevarrà l’idea di un’alleanza elettorale, magari basata sulle desistenze (dove si presenta un partito l’altro rinuncia)? E reggerà, di contro, la coalizione tra il Carroccio e Forza Italia, che non ha certo aiutato il leader leghista a fare l’esecutivo con Di Maio?
Una grande incognita riguarda poi il Pd e la sinistra nel suo complesso. Secondo molti osservatori il prossimo voto della Toscana avrebbe inflitto molti dolori ai Democratici, sulla scia della batosta subita il 4 marzo. Il naufragio del governo del professor Conte rivitalizzerà il Pd? Se la reazione si dovesse esaurire nella difesa del capo dello Stato e in appelli all’unità contro il pericolo populista sarebbe improbabile un cambiamento significativo dei trend elettorali. Anche perché lo strappo romano potrebbe rafforzare ulteriormente le forze anti-sistema. Per i Democratici allora la scelta sembra obbligata: presentare per il governo delle città programmi concreti, credibili e innovativi nel quadro di una politica nazionale centrata su un progetto riformatore coraggioso (ma realistico) che non insegua i populisti sul loro terreno, ma li contrasti. Convintamente. Che è tutto l’opposto degli occhieggiamenti degli ultimi tempi, dai vitalizi alla giustizia. Capiremo presto gli intendimenti di Matteo Renzi, che nel Pd è ancora ben più del senatore di Scandicci e Impruneta. Intanto anche in Toscana si sventola il tricolore e si canta Mameli in piazza. Gli uni contro gli altri. Un successo insperato per i simboli del Paese così a lungo disconosciuti.