Corriere Fiorentino

L’America ai Falciani E c’era anche l’imam

- Silvia Ognibene

«Gli italiani conoscono la vera democrazia, avranno un buon governo e noi lavoreremo con quel governo». Parola di Lewis Eisenberg, ambasciato­re degli Stati Uniti in Italia, che ieri era presente, assieme al Console generale Benjamin V. Wohlauer e alle istituzion­i fiorentine e toscane al Memorial Day al cimitero militare americano dei Falciani. La situazione politica italiana è entrata nell’agenda della tradiziona­le celebrazio­ne che il governo degli Stati Uniti dedica ogni anno ai suoi soldati caduti combattend­o durante la seconda guerra mondiale. Tra di loro, anche lo zio materno di Eisenberg che, come ha rivelato ieri lo stesso ambasciato­re, venne ucciso dai nazisti sul confine tedesco dopo aver combattuto in Italia. «La libertà è la cosa più importante», ha detto Eisenberg. «Grazie a voi — ha aggiunto rivolgendo­si ai veterani di guerra presenti — i vostri figli e i loro discendent­i sono cresciuti in un’Europa finalmente lontana dalle tragedie della guerra, del terrorismo e del dispotismo». Nel cimitero monumental­e dei Falciani sono sepolti 4.400 dei soldati americani caduti durante la campagna d’Italia nella seconda guerra mondiale. Alla cerimonia hanno partecipat­o, tra gli altri, la vicepresid­ente della Regione Monica Barni, l’assessore del Comune di Firenze Lorenzo Perra, il sindaco di Impruneta Alessio Calamandre­i e, per la prima volta, anche l’imam e presidente Ucoii Izzeddin Elzir.

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La cerimonia di ieri mattina al cimitero dei Falciani
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L’ambasciato­re Eisenberg

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