L’America ai Falciani E c’era anche l’imam
«Gli italiani conoscono la vera democrazia, avranno un buon governo e noi lavoreremo con quel governo». Parola di Lewis Eisenberg, ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, che ieri era presente, assieme al Console generale Benjamin V. Wohlauer e alle istituzioni fiorentine e toscane al Memorial Day al cimitero militare americano dei Falciani. La situazione politica italiana è entrata nell’agenda della tradizionale celebrazione che il governo degli Stati Uniti dedica ogni anno ai suoi soldati caduti combattendo durante la seconda guerra mondiale. Tra di loro, anche lo zio materno di Eisenberg che, come ha rivelato ieri lo stesso ambasciatore, venne ucciso dai nazisti sul confine tedesco dopo aver combattuto in Italia. «La libertà è la cosa più importante», ha detto Eisenberg. «Grazie a voi — ha aggiunto rivolgendosi ai veterani di guerra presenti — i vostri figli e i loro discendenti sono cresciuti in un’Europa finalmente lontana dalle tragedie della guerra, del terrorismo e del dispotismo». Nel cimitero monumentale dei Falciani sono sepolti 4.400 dei soldati americani caduti durante la campagna d’Italia nella seconda guerra mondiale. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, la vicepresidente della Regione Monica Barni, l’assessore del Comune di Firenze Lorenzo Perra, il sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei e, per la prima volta, anche l’imam e presidente Ucoii Izzeddin Elzir.