Corriere Fiorentino

Oggi con la Francia Chiesa sarà titolare: sfida con Mbappè

Chiesa-Mbappé, la sfida nella sfida che infiamma Italia-Francia Sul viola gli occhi di mezza Europa

- di Matteo Magrini

Al centro del villaggio c’è un ragazzo. Faccia pulita, carattere forte e un talento sconfinato. Si chiama Federico, di cognome fa Chiesa, e oggi vivrà l’ennesima serata speciale. Non una prima volta (ha già esordito in Nazionale, anche da titolare) ma comunque una data da ricordare. Perché contro la Francia, per il figlio di Enrico comincia (davvero) una nuova avventura. Quella che dovrebbe vederlo tra gli attori principali della rinascita azzurra. Roberto Mancini conta parecchio su di lui, e non ha perso tempo. Alla prima occasione l’ha convocato, contro l’Arabia Saudita gli ha concesso un assaggio (5’) e, ora, è pronto a gettarlo nella mischia da titolare.

L’ennesima prova di maturità per un ragazzo che, nel frattempo, è finito sotto i riflettori. Lo vogliono tutti e anche a Nizza gli osservator­i dei club più importanti d’Europa saranno lì, taccuino in mano, pronti a prendere appunti. Non che abbiano bisogno di troppe conferme, sia chiaro. Basta ascoltare i sussurri degli ultimi giorni. Federico piace al Psg, lo sta facendo seguire il Liverpool, è nei pensieri della Juventus ma, soprattutt­o, è in cima alla lista di Inter e Napoli. Proprio De Laurentiis, di recente, è tornato a farsi vivo con i Della Valle. Lo ha chiesto l’estate scorsa, ci ha riprovato a gennaio, e ora è tornato alla carica. Prima trenta, poi quaranta, quindi cinquanta milioni. Ogni volta l’offerta si alza ma, per il momento, la risposta non cambia. «No, grazie».

Non è (soltanto) una questione di cifre. La Fiorentina (forte di un contratto fino al 2022) infatti non se ne vuole privare e, anzi, sta lavorando per trovare un altro esterno d’attacco forte da affiancarg­li. Punto. Eppure, si sa, mai dire mai. Soprattutt­o nel calcio di oggi nel quale, la volontà del calciatore, fa sempre la differenza. Molto dipenderà da Federico ed Enrico che, fino ad oggi, non hanno mai manifestat­o la volontà di cambiare aria. Di certo, se ne parlerà ancora. E le offerte crescerann­o. Magari, non fino a quei 160 milioni che, un anno fa, il Psg ha sborsato per strappare al Monaco Kylian Mbappe. L’altro diamante in mostra stasera a Nizza.

Quella tra Francia e Italia, sarà anche la sfida tra questi due. Certo il francese, almeno per ora, viaggia su un’altra dimensione. Guadagna 18 milioni di euro netti all’anno, contro i (quasi) 2 di Federico e, anche dal punto di vista tecnico, ha già salito diversi gradini in più. Ha vinto due campionati, 1 coppa di Francia, 1 coppa di Lega e 1 Supercoppa nazionale, ma la differenza sta soprattutt­o nell’esperienza internazio­nale. Con la Francia ha colleziona­to 13 presenze (e 3 gol), contro le 3 (ma nessuna in competizio­ni ufficiali) di Chiesa, mentre in Champions League (dove Fede non ha ancora messo piede) il francese ha già messo insieme 17 partite, con 10 gol. Per il viola, ci sono soltanto 5 gare, con 1 gol, in Europa League. E in campionato? Mbappe, in Ligue 1, conta 68 presenze, 29 reti e 20 assist. Chiesino, in Serie A, vanta 63 presenze, 9 gol e 12 assist. Senza contare che, a favore del francese, c’è pure l’età: 19 anni la stella del Psg, 20 il viola.

Di certo, entrambi, rappresent­ano il meglio che il mondo dei giovani possa offrire. Non a caso la Nike li ha scelti come simboli per le loro campagne pubblicita­rie. Stasera si incroceran­no per la prima volta. Chiesa contro Mbappe: difficile trovare di meglio.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Il ct Roberto ManciniIn alto, Federico Chiesa(20 anni) e il francese del Psg Kylian Mbappé (19)
Il ct Roberto ManciniIn alto, Federico Chiesa(20 anni) e il francese del Psg Kylian Mbappé (19)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy