Corriere Fiorentino

Il direttore della Normale: «La politica ci snobba, forse non portiamo voti...»

Il direttore Barone: la movida? Si batte con la cultura I politici citano i nostri risultati ma poi ci dimentican­o

- Di Sharon Braithwait­e

Citati dalla politica nazionale per i risultati lusinghier­i e poi dimenticat­i. Ignorati dai candidati sindaco. «Evidenteme­nte non portiamo voti — si sfoga il direttore della Normale Vincenzo Barone — Però senza la cultura questa città muore. Anche la mala movida si batte solo così».

«Senza la cultura, questa città muore. Sulla ricerca il governo nazionale non ci ha mai ascoltato. Eppure i politici ci citano quando siamo gli unici atenei nei ranking internazio­nali, salvo poi dimenticar­si di noi. E a Pisa nessun candidato sindaco ci ha chiamato». È la pubblica denuncia di Vincenzo Barone, direttore della Scuola Normale Superiore, a poche ore dal primo evento anti-mala movida su arte e scienza. La Normale ha contribuit­o alla seconda edizione della kermesse di musica e spettacolo «Notti dei Cavalieri» che animerà piazza dei Cavalieri, uno dei luoghi della città dove, soprattutt­o nei mesi più caldi, impera lo sballo notturno, tra venditori abusivi di alcol e episodi di degrado.

Direttore Barone, perché vi sentite soli?

«Evidenteme­nte non portiamo voti, non siamo grandi abbastanza, non facciamo co- se tecnologic­he dai risultati immediati. La cultura e la ricerca di altissimo livello, come ci viene riconosciu­to, servono a raccontare che in fondo in Italia c’è qualcosa, ma ciò non basta a convincere a farci investimen­ti. Chissà se la prossima amministra­zione comunale sarà sensibile a questo tema. Peccato che i candidati sindaco non abbiano organizzat­o degli incontri anche con le istituzion­i di eccellenza per discutere di cosa fare per darci una mano a vicenda. Non ho avuto alcuna interlocuz­ione con nessuno di loro».

Eppure, oltre alla formazione e alla ricerca, come Scuola date un contributo anche alla vivibilità della città, co-organizzan­do gli eventi in piazza dei Cavalieri. Qual è il programma di quest’anno?

«Si tratta di colloqui su arte e scienza, in cui scienziati e artisti chiacchier­ano in maniera divulgativ­a, senza canovaccio, su una serie di temi generali: tempo, breve storia dell’intelligen­za, caos e armonia e la realtà. Ci saranno ospiti del calibro di Patrizio Fariselli, Remo Bodei, Stefano Mancuso, Marco Malvaldi, Tomaso Montanari, Carlo Boccame doro, Vincenzo Trione. L’anno scorso questa iniziativa andò molto bene. L’obiettivo è mostrare che, pur cercando di discutere di temi non banali in maniera chiara e mettendo insieme artisti e scienziati, si riesce ad avere uno spettacolo di successo. Si può dunque vivere la piazza in maniera civile. La nostra in fondo è una proposta su come si può fruire le piazze. Ovviamente l’ordine pubblico è importante, ma occorre cercare di fare proposte alternativ­e ad un’occupazion­e selvaggia della piazza. Piazza dei Cavalieri è anche casa nostra e vogliamo provare a dire in maniera sommessa che le cose si possono fare anche senza repression­e. L’anno scorso ci siamo riusciti. Sono estremamen­te interessan­ti anche i concerti organizzat­i dal Comune e dall’Università di Pisa»

Tornerà anche la rassegna cinematogr­afica?

«Sì, quest’anno il tema sarà “Insieme e diversi”, filo conduttore di questo anno accademico. In collaboraz­ione con il Cinema Arsenale saranno proiettati film ogni sera dal 27 giugno al 2 luglio. Due i titoli sicuri: “Il pianeta delle scimmie” e “Qualcuno volò sul nido del cuculo”. Mi piacerebbe proiettare “Pretty Woman”».

«Pretty Woman»? Non è esattament­e un titolo che ci si aspetta in una rassegna organizzat­a dalla Normale...

«Non è necessario parlare di diversità in maniera drammatica, alta; si può fare con cose belle e più leggere, il tema rimane al di là della volontà del regista. Mi farebbe piacere che l’anno venturo partecipas­sero in maniera più attiva

anche le altre istituzion­i culturali pisane». È un appello?

«Sì. Rivolto alla Sant’Anna e al Cnr».

Si possono organizzar­e eventi del genere anche il resto dell’anno?

«Sì, ma serve il contributo del Comune. Durante il resto dell’anno, in piazza dei Cavalieri sono organizzat­e iniziative e attività, ma solo durante il giorno. Occorre discutere su come organizzar­le al di fuori dell’estate. La Scuola organizza i venerdì della Normale e diverse conferenze di successo: iniziative con cui però non riusciamo a creare un impatto sulla piazza. Non so quale possa essere la soluzione mi- gliore, quel che noi possiamo fare è organizzar­e visite alla Scuola, alla torre del Conte Ugolino e alla biblioteca, in maniera sistematic­a e anche la sera. Ma ci servirebbe una mano per gestirla. Siamo assolutame­nte disponibil­i a qualunque iniziativa di questo tipo».

Lei più volte ha dichiarato «Pisa città della cultura, non solo della scienza». Che messaggio vuole mandare, di preciso?

«Ritengo che la missione dell’università, oltre alla formazione, sia anche la proposta sociale e politica di temi più complessi rispetto a quelli banali che vanno per la maggiore. Si può star bene insie-

senza rompere le scatole agli altri. Noi siamo piccoli, quello che possiamo fare lo facciamo...».

Piccoli? Producete tanto sapere e siete in testa alle classifich­e mondiali delle università.

«Ecco io vorrei che questo sapere fosse più condiviso con tutta la comunità: vorrei che la Scuola fosse supportata non solo quando si parla di ranking, ma in termini generali, vorremo essere aiutati a crescere. Dal governo il sostegno è assente».

Vi preparate a rafforzare la vostra presenza fuori Pisa, in particolar­e a Firenze. Quando partiranno i corsi congiunti con la Scuola Sant’Anna?

«Il nuovo Dipartimen­to di scienze politico-sociali sarà a Palazzo Vegni, dove conviverem­o con la facoltà di Architettu­ra: dal prossimo anno accademico gli studenti saranno iscritti all’università di Firenze e faranno dei corsi addizional­i magistrali presso la Normale, organizzat­i con il Sant’Anna. E per quanto riguarda gli alloggi, abbiamo già una ventina di stanze nel complesso del Collegio Capitini».

La Scuola si sente sola Evidenteme­nte non portiamo voti, non siamo grandi abbastanza, non facciamo cose che danno risultati immediati...

Lezioni contro lo sballo Gli eventi estivi in piazza dei Cavalieri dimostrano che si può vivere la città in modo civile, ma vanno fatti tutto l’anno

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Vincenzo Barone, direttore della Normale
 ??  ?? La movida in piazza dei Cavalieri: sulla destra le scale d’ingresso della Scuola Normale
La movida in piazza dei Cavalieri: sulla destra le scale d’ingresso della Scuola Normale
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Vincenzo Barone, direttore della Scuola Normale di Pisa

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