Corriere Fiorentino

Alla Protezione civile dopo la bufera «Certe accuse sono incredibil­i»

Livorno, i collaborat­ori dell’arrestato: «Presto saremo chiamati anche noi dal pm»

- Giacomo Salvini

Il centralino della Protezione Civile squilla a vuoto per diversi minuti. Di solito dall’altra parte della cornetta rispondeva sempre Riccardo Stefanini, coordinato­re di tutte le attività dell’ufficio comunale.

Da ieri però il deus ex machina della Protezione Civile livornese è ai domiciliar­i con il braccialet­to elettronic­o, arrestato dagli uomini della squadra mobile con l’accusa di peculato continuo. Secondo i magistrati Stefanini, ai vertici della Protezione civile livornese dal 2009, rubava il cibo donato in solidariet­à all’ente, faceva uso della macchina di servizio per scopi personali e quando andava a fare benzina si portava sempre con sé una tanica da riempire per la propria auto. Oggi i suoi colleghi si dicono scioccati per quello che è successo e non vogliono credere alle accuse mosse ad un uomo che definiscon­o «così perbene». «Non ti aspetti mai che uno dei tuoi vicini di scrivania venga portato via dalla polizia — racconta Luca Soriani, collaborat­ore di Stefanini — ieri mattina sono arrivato due minuti dopo l’arresto ma i colleghi che erano in servizio erano distrutti». Secondo le testimonia­nze dei presenti, Stefanini al momento dell’arrivo degli uomini della squadra mobile avrebbe cercato di tranquilli­zzare gli altri colleghi: «Tranquilli, sono qui per me», ha detto, giù a conoscenza probabilme­nte delle perquisizi­oni nella sua abitazione.

Oltre allo choc e alla preoccupaz­ione per un’inchiesta che potrebbe presto allargarsi e coinvolger­e altre persone («saremo presto chiamati dal pubblico ministero» dicono dall’ufficio), la strategia interna a via dell’Artigianat­o è quella di fare quadrato intorno al proprio superiore che in città era molto conosciuto per la sua «competenza» e il suo «rigore».

«Ho lavorato per molto tempo con Riccardo — racconta una funzionari­a dell’ufficio Provincial­e — non ne sapevo niente e mi sembrano accuse incredibil­i: era una persona perbene e un grande lavoratore».

«Stefanini era un profession­ista serio che dava anima e corpo per questo lavoro», continua Soriani. E come la mettiamo con le taniche di benzina e il cibo rubato al vostro ente? «Su questo non voglio rispondere», conclude. Eppure le prime segnalazio­ni su Stefanini erano partite proprio da una collega dell’ufficio che aveva raccontato di «anomalie» al sindaco Filippo Nogarin.

Il primo cittadino a sua volta si era presentato in Questura per denunciare il tutto alla vigilia dell’alluvione del 9 settembre scorso. «In quel momento, nel periodo di piena emergenza, si lavorava talmente tanto che nessuno di noi guardava cosa facevano gli altri — dice Alessandra Alonzi, funzionari­a e collega di Stefanini — conoscevo Riccardo da una vita e per questo è stata una delusione doppia». Al momento il funzionari­o è stato solo sospeso ma presto sarà sostituito.

La funzionari­a «Conosco Stefanini da una vita e per questo è stata una delusione doppia»

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Riccardo Stefanini, capo della Protezione civile del Comune di Livorno arrestato ieri con l’accusa di peculato continuo

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