«Diritti per i fattorini del cibo» E scatta la corsa Di Maio-Nardella
Il ministro riceve i «rider» a Roma. Il sindaco: Runner Pizza esempio positivo
Da lavoratori «invisibili», se non per chi li chiama per farsi portare pizze e cene, a primo oggetto di attenzione del neoministro del lavoro Luigi Di Maio e di molti partiti ora all’opposizione, Pd e Mdp. I «rider», i fattorini che consegnano cibo (ma anche merce) grazie alle app (Foodora e Deliveroo, le più famose) sono stati ricevuti da Di Maio che ha annunciato di voler intervenire su questo settore, praticamente non normato, tanto che i giudici del lavoro li qualificano come «autonomi» anche se dipendono dagli ordini arrivati via cellulare. Di Maio propone di dare loro una retribuzione sulla base delle ore lavorate e non delle consegne fatte, come avviene ora: «Una cifra in euro precisa per ogni ora di lavoro, al di sotto del quale non puoi pagare una persona, perché altrimenti è sfruttamento, perché altrimenti la stai mettendo in competizione con una macchina, ma la macchina non ha le esigenze di un essere umano».
Ma mentre Di Maio scriveva questa cosa, a Firenze, in un convegno organizzato da Mdp, partiva la proposta di intervenire sullo stesso problema, partendo dall’accordo raggiunto dal sindaco di Bologna Virginio Merola con alcuni sindacati.
Un fronte, quello sulla «gig economy», l’economia dei lavoretti fatti on demand, su cui si sposta anche l’assessore regionale Cristina Grieco (Pd), presente al convegno organizzato da Serena Spinelli, consigliera regionale di Mpd. «Occorre
Le proposte Mdp: modello Bologna per tutelare i lavoratori La Regione: norme ad hoc sulla sicurezza
garantire i diritti fondamentali a tutti i lavoratori, anche a chi, pur in un mercato ormai profondamente mutato rispetto al passato, lavora secondo modalità e forme che non sono quelle tradizionali», dice l’assessore, che pensa a interventi legislativi su sicurezza sul lavoro, salute, sicurezza, natura assicurativa e previdenziale, oltre che retributiva: ma molto dipenderà da cosa deciderà di fare il governo.
Mentre il caso rider finiva sulle homepage di tutti i siti, il sindaco di Firenze Dario Nardella pubblicava una foto con i fattorini di Runner pizza, che usano solo motorini elettrici, scrivendo: «Complimenti alla società che ha sottoscritto un contratto che garantisce i loro diritti». Vuole orientarsi come Bologna? Non pare ci siano direttive del Comune, al momento. Al lavoro sul tema è invece la commissione lavoro presieduta da Cosimo Guccione (Pd), che vuol partire con un censimento dei tanti giovani (e meno giovani) al lavoro in questo settore. Anche la Cgil, ha spiegato Paola Galgani, segretaria fiorentina della Camera del lavoro, sta organizzando un progetto ad hoc per i «rider». «Dobbiamo far sì che questi ragazzi non si sentano più soli: solo a Firenze sono alcune centinaia», ha spiegato Galgani.