Corriere Fiorentino

Camion abbatte la chiesa del Pontormo

Carmignano, il mezzo di Alia sbaglia manovra. Crolla il porticato rinascimen­tale di San Michele

- Giorgio Bernardini

Una marcia CARMIGNANO (PRATO) che non agguanta gli ingranaggi, il veicolo pesante che sfugge al controllo del proprio manovrator­e. E l’impatto su uno dei luoghi di culto simbolo del piccolo Comune di Carmignano: un camion per la raccolta dei rifiuti, all’alba di ieri, ha abbattuto parte del colonnato rinascimen­tale della chiesa di San Michele e San Francesco. L’edificio, il cui nucleo originale di origine medievale, è noto per custodire il quadro «La Visitazion­e» del Pontormo, che da alcune settimane si trova in prestito per una mostra all’interno di Palazzo Pitti.

Secondo i primi rilievi effettuati da carabinier­i, vigili del fuoco e polizia municipale, l’incidente sarebbe stato causato da una manovra errata del conducente, un autista di Alia, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti sul territorio. In quel momento l’uomo stava avviando il suo giro per lo vuotamento dei piccoli contenitor­i dell’organico, come ogni lunedì: facendo manovra nel piccolo piazzale che sta davanti alla pieve qualcosa è andato storto ed il camion ha abbattuto una colona, oltre a rovinare su parte della facciata.

La chiesa è la più antica del paese, una meta per i turisti, un punto di riferiment­o per i cittadini: «È una ferita nel cuore della storia del nostro territorio», ha spiegato il sindaco Edoardo Prestanti, che con gli assessori e i tecnici comunali ha passato gran parte della giornata sul luogo dell’incidente. «La chiesa appartiene a tutta la comunità: la cosa da fare adesso — ha chiarito il sindaco — è correre il più velocement­e possibile per restituire alla città il suo bene più antico e prezioso». Anche il vescovo della Diocesi di Pistoia Fausto Tardelli, sotto cui ricade Carmignano, ha spigato di essere «addolorato» per quanto accaduto.

Il soprintend­ente delle Belle arti e del paesaggio di Firenze, Pistoia e Prato, Andrea Pessina, ha parlato di «danno molto consistent­e». E ha fatto il punto sul da farsi per riportare la struttura ai fasti del Rinascimen­to, l’epoca a cui appartiene la frazione abbattuta: «Abbiamo mandato da stamani (ieri per chi legge, ndr) un architetto e un assistente. Sono state date istruzioni — ha aggiunto il soprintend­ente — perché venga puntellato il porticato e vengano consolidat­i i sostegni». L’azione di raccolta dei residui del colonnato è cominciata già dal primo pomeriggio di ieri, quando i tecnici hanno dato il via libera dopo la messa in sicurezza dell’edificio. Alia ha intanto avviato una procedura interna per capire l’esatta dinamica dell’accaduto. «Dai primi accertamen­ti il sinistro risultereb­be imputabile a un errore nello svolgiment­o di una manovra», spiega l’azienda in una nota, confermand­o quanto già era circolato nei momenti seguenti. L’autista protagonis­ta negativo della vicenda viene descritto dai colleghi come un «dipendente esperto», mentre l’azienda per cui lavora fa sapere che si tratta di una persona che non ha mai avuto problemi con i mezzi. D’altra parte anche il camion utilizzato per la raccolta dei rifiuti è un modello molto recente con guida ribassata e cambio semiautoma­tico, che non risulta aver mai avuto problemi o generato dinamiche di questo tipo in passato.

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 ??  ?? Sopra una foto storica della chiesa di San Michele e San Francesco le cui origini risalgono al 1200. Qui in alto il camion di Alia che si è abbattuto frontalmen­te contro il porticato rinascimen­tale della chiesa
Sopra una foto storica della chiesa di San Michele e San Francesco le cui origini risalgono al 1200. Qui in alto il camion di Alia che si è abbattuto frontalmen­te contro il porticato rinascimen­tale della chiesa
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