TUTTO VERDE IL PARCO RITROVATO
Riapre al pubblico la storica area progettata da Giuseppe Poggi Lungo il percorso numerose specie botaniche, come il cedro del Libano Gabriele Gori: «Abbiamo restituito alla città un museo all’aperto»
Fa quasi effetto, dopo tanti anni, tornare ad ammirare quel panorama mozzafiato su Firenze, passeggiando per quasi un chilometro tra siepi di alloro, antichi glicini, boschetti di lecci, rose e addirittura – sul camminamento in prossimità della villa – all’ombra di una grande palma californiana. Grazie all’intervento di recupero finanziato da Fondazione Cr Firenze, è stata finalmente riaperta al pubblico tutta l’area di Villa il Ventaglio. Dal 2014 – anno in cui, a seguito della mancanza dei fondi necessari per la manutenzione, la Soprintendenza chiuse al pubblico i cinque ettari di parco sulla collina di via delle Forbici – quella del giardino era infatti una grande bellezza sfregiata, incompleta. Niente più risate di bambini, né voci di ragazzi, né chiacchiere tra mamme con i passeggini: il silenzio, insomma, era ormai il frequentatore più assiduo del parco, la cui villa fungeva da locanda di sosta per i pellegrini diretti a Fiesole già nel XV secolo. Poi, nell’800, la ristrutturazione ad opera dell’architetto Giuseppe Poggi, con gli attuali connotati da «museo all’aperto»: gli scorci sulla città, il parco romantico all’inglese, il monumentale cedro del Libano, il viale serpeggiante, le fioriture rosa dell’albero di Giuda, le piante di acero, platino, olmo, ippocastano, tiglio, tasso. Tutto bellissimo, se non fosse stato appunto per i costi relativi alle potature, alla rimozione dei rami dai vialetti, alle riparazioni delle strutture murarie. Interventi insostenibili per il Polo Museale regionale