Il via da settembre: una tv e una radio fatte dai piccoli pazienti
Trasmissioni fra 3 mesi. Varato anche il Consiglio dei baby malati
Si chiama We teens, sarà una web tv e radio fatta dai ragazzi del Meyer, fianco a fianco con gli studenti delle scuole superiori toscane, destinata a essere trasmessa in tutti i reparti degli ospedali pediatrici d’Italia. Avrà sede in un laboratorio gestito direttamente dagli adolescenti, la Teen Academy, voluta da ospedale Meyer, fondazione Meyer e fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, all’interno del Meyer Health Campus, il centro di formazione di via Cosimo il Vecchio, dove già sono pronte le due sale, con il pc, la telecamera, il tavolo di lavoro, le poltrone e il calcio balilla per il relax. A settembre partirà la selezione dei quindici partecipanti, tra i 14 e i 17 anni, alla prima sperimentazione. Cinque saranno pazienti o ex pazienti del Meyer, gli altri dieci saranno selezionati assieme all’Ufficio scolastico regionale.
We teens, spiega il dg del Meyer Alberto Zanobini, «è la prima in Europa e nasce dall’esempio degli ospedali pediatrici di Boston, Philadelphia e dell’Ohio». La novità assoluta è proprio la presenza dei ragazzi delle scuole, l’obiettivo è aiutare i piccoli pazienti a esprimersi, ma anche a fare comunità con i coetanei. «Creatività e felicità influenzano pesantemente il sistema immunitario e le risposte terapeutiche — dice il professor Gianpaolo Donzelli, presidente della Fondazione Meyer — Non è romanticismo, è scienza». «Ed è anche un esperienza che offre opportunità di esperienze lavorative e di avvio imprenditoriale», aggiunge Umberto Tombari, presidente della fondazione Crf. We Teens arriva a un anno di distanza dal laboratorio di doppiaggio che in ospedale è dedicato ai pazienti oncologici: i ragazzi, con un professionista, si divertono a mettere le proprie voci sui film famosi.
Ieri, alla presentazione della Teen Academy, Zanobini e Donzelli hanno rivelato un’altra novità: i primi cinque pazienti del Meyer che saranno impegnati in We teens arriveranno dalla Consulta dei Ragazzi nata il 31 maggio. È un organo consultivo di pazienti che suggerirà le esigenze dei pazienti e aiuterà a definire gli indirizzi dell’ospedale. A comporlo sono quindici pazienti o ex pazienti in rappresentanza di tutte le specialità del Meyer: malati oncologici, neuropsichiatrici, diabetici, cronici e c’è anche il fratello di un disabile. «Da questi ragazzi — dice Zanobini — abbiamo tanto da imparare».