Tramvia, il secondo test è andato peggio del primo
Serpentoni di auto e maxi attese. Giorgetti: bisogna abituarsi, i bus spariranno
È stato un «delirio bis». Seconda giornata di passione, infatti, per la viabilità in zona piazza Dalmazia, dove dopo l’esordio di martedì sono proseguiti i test dei Sirio sulla linea 3 della tramvia. Il tutto attendendo domani quando — a differenza di oggi e dei due giorni precedenti, con i viaggi dei convogli dalle 10 alle 16 — le prove con i semafori «definitivi» per valutare l’impatto dei tram con il traffico cittadino saranno in pieno orario di punta, dalle 7 alle 14. Il primo bilancio vede ancora il tratto di via Vittorio Emanuele II tra via Alderotti e piazza Dalmazia in testa alla non invidiabile classifica delle attese al volante. Alle 11,30 di martedì, avevamo cronometrato un’auto a caso fino al faticoso raggiungimento della stessa piazza, con un totale di 12 minuti e 42 secondi di coda. Ieri è andata peggio: 14 minuti e 31 secondi allo stesso orario e a 8 minuti e 2 secondi alle 12,30. Davvero troppi per soli 300 metri di tragitto, ovvero gli stessi che si devono fare in viale Morgagni, dall’altezza dell’incrocio con via Cisalpino, dove la zona diventa «calda», per percorrere l’ultimo tratto di carreggiata sempre in direzione piazza Dalmazia. Tempi biblici anche qui, con file di 9 minuti e 48 secondi in mattinata ed addirittura di 10 minuti e 12 secondi all’ora di pranzo. Colpa, ovviamente, dei semafori, che danno precedenza agli otto Sirio a pieno ritmo tra la Fortezza e Careggi. Luci rosse che creano lunghe code anche nel sottopasso di via Mariti – per fare 100 metri circa ed arrivare in Dalmazia ci vogliono quasi 6 minuti – e provenendo da via Giuliani: 2 minuti e 24 secondi fermi. Proprio da via Giuliani si presentano le criticità maggiori, con molte auto rimaste a «metà del guado» a rischio collisione con i tram diretti in via Corridoni. Senza contare gli infiniti attraversamenti pedonali: per andare dal lato mercato della piazza al marciapiede opposto servono ben 5 minuti e 10 secondi, con le persone, esasperate, che passano spesso col rosso. Insomma, tanti i problemi, ma l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti vede il bicchiere mezzo pieno: «Ricordo che il tram gira vuoto: quando sarà attivo ci saranno meno auto. Inoltre, lungo la linea tramviaria, rimarranno pochissimi bus: sulla tratta Statuto, ad esempio, non ce ne saranno». «Dobbiamo aspettare che la gente si abitui alle alternative — continua Giorgetti — se si arriva da via Giuliani, per andare in via Corridoni, c’è una corsia che porta in via di Rifredi, senza intercettare il tram». Sempre in ottica assetto viario – saranno contenti i residenti in zona, costretti al «gioco dell’oca» per tornare a casa – sarà poi istituto il doppio senso in via del Palazzo Bruciato, dalla Coop a Corridoni. «Ma è evidente — dice Giorgetti — la tramvia è efficiente solo se i semafori danno priorità ai Sirio».
Alternative Da via Reginaldo Giuliani si può andare in via di Careggi senza incrociare i Sirio