Confindustria: 45 idee per far crescere Firenze
Dai trasporti ai parcheggi che non ci sono, un manifesto a 360 gradi
Un «manifesto» di industriali e imprenditori — offerto alla città e a tutti gli attori del territorio, privati e pubblici — per fare di Firenze e della Città Metropolitana un polo attrattore e il motore dello sviluppo e della competitività della Toscana. Confindustria Firenze, dopo mesi di lavoro, ha elaborato le sue proposte di integrazione del Piano strategico della Città Metropolitana, la cui versione definitiva sarà presentata a breve. Proposte che vogliono tenere insieme i progetti in corso e quelli da concretizzare, riducendo lo scarto tra previsioni e risultati dei piani, puntando sulle molteplici eccellenze già presenti.
Un piano che è un «contributo di idee, ma anche di impegni concreti di imprenditori, per l’interesse di tutti, non di una parte o di una associazione — spiega il presidente di Confindustria Firenze Luigi Salvadori — Perché è interesse di tutti la crescita, il produrre
Di Nardo
Tutto il territorio deve essere collegato, serve una tramvia per l’Osmannoro e servizi pubblici verso il centro
Curia Vogliamo attrarre talenti con cultura e formazione Mettere in rete le università straniere e sostenere il Maggio
ricchezza e sapere, essere più attrattivi. In una parola costruirsi un futuro degno del nostro passato». Le proposte e le priorità dell’associazione di via Valfonda, individuate dal gruppo di lavoro coordinato da Vincenzo Di Nardo, operano su due piani paralleli: 10 progetti di cui si discute da anni e sui quali si chiedono «indicazioni precise sullo stato dell’arte, l’avanzamento, le criticità e la definizioni delle loro ricadute»; otto obiettivi strategici, per i quali si individuano 45 idee progettuali, con valenza anche regionale, nazionale e internazionale. All’interno degli otto macro-obiettivi, tutti i 45 progetti sono stati comunicati all’istituzione che ha preso il posto della Provincia.
Ad iniziare da quelli sulla mobilità. «La città metropolitana funziona se è collegata e connessa: basta pensare che ogni giorno a Firenze entrano 80 km di auto da tutta la regione — spiega Di Nardo, che ha coordinato il gruppo di lavoro su questo tema — Così riteniamo indispensabile che la tramvia sia prolungata al polo industriale dell’Osmannoro. E nel frattempo già da oggi si potrebbe usare per raggiungerlo i binari che dalla stazione di Santa Maria Novella vanno all’officina grandi riparazioni dell’Osmannoro, passando per Peretola, con un servizio ferroviario metropolitano». Confindustria chiede anche più parcheggi in centro per i residenti — «piazza del Carmine e piazza dei Ciompi sono occasione perdute — e un collegamento stazioneDuomo-Santa Croce: «Queste zone sono troppo lontane dalla tramvia». Turismo e cultura sono al centro di molti progetti, dal mettere in rete le università straniere dando ai loro studenti servizi e opportunità culturali, alla formazione scuola-lavoro, al sostegno al Maggio Musicale, «attraendo talenti, come ad esempio fatto con l’Accademia, che ogni anno fa un bando internazionale cui rispondono centinaia di musicisti dei quali una decina sono selezionati per crescere a Firenze e poi diventarne “ambasciatori nel mondo”», sottolinea Mario Curia. «Innovazione e sostenibilità, uniti ad una gestione economica sono decisivi — conclude Lapo Baroncelli, vice presidente di Confindustria Firenze — e per riqualificarlo. Come avverrà con un mix di funzione nella Manifattura Tabacchi e negli edifici ex Unipol di piazza della Libertà, con interventi tecnologici che coinvolgeranno anche l’intera piazza».
Baroncelli Innovare ed essere sostenibili è essenziale E con un mix di funzioni rilanciamo gli edifici vuoti o da valorizzare
Non solo economia Depositate le proposte per il piano strategico dell’area metropolitana «Nell’interesse di tutti»