Caccia al dieci
Pioli ha chiesto un esterno d’attacco da affiancare a Chiesa e Simeone L’ipotesi Defrel, il sogno Pjaca
Riavvolgete il nastro. E tornate indietro, più o meno, di dodici mesi. Estate 2017. A Firenze, tiene banco (soprattutto) la questione Bernardeschi. Rinnovo o cessione? Era questo, il dilemma. Come è andata a finire si sa: 40 milioni nelle casse viola, destinazione Juventus, e tanti saluti alla maglia numero 10. Una cessione dolorosa. Anche perché, di fatto, il talento di Carrara non fu sostituito.
Eppure, Corvino, ne ha fatti di tentativi. Politano, Pjaca, Emre Mor, Jese Rodriguez. Tutta gente trattata ma che, per un motivo o per l’altro, è rimasta dov’era o è finita altrove. E così, un anno dopo, la scena si ripete. Oltre al portiere e al centrocampista che possa raccogliere l’eredità di Badelj, la Fiorentina, è alla ricerca di un giocatore che sappia accendere l’entusiasmo. Un attaccante esterno, una specie di seconda punta capace di svariare su tutto il fronte offensivo. Qualità tecnica, velocità, corsa, fantasia e gol. Ecco, quello che cerca il Corvo. Un numero 10, per farla breve. Il «terzo gemello» da affiancare a Chiesa e Simeone. Del resto, né Eysseric né Gil Dias (gli esterni offensivi acquistati un anno fa) hanno convinto. Di ipotesi, ne stanno circolando parecchie. Prendiamo Marko Pjaca. Un fatto è certo: il croato piace molto a Corvino. Lo voleva a Bologna e, un anno fa, ci ha provato ancora. Il giocatore, reduce da un bruttissimo infortunio, aveva bisogno di rilanciarsi, e il dg viola lo avrebbe accolto a braccia aperte. Lui però preferì lo Schalke 04. Ora la trattativa potrebbe tornare d’attualità. I rapporti col suo agente sono ottimi, ma avvicinarsi al croato significa esporsi al contropiede bianconero. La Juve infatti è tra le squadre decise, prima o poi, a farsi viva per Federico Chiesa e quella di Pjaca, quindi, potrebbe essere una carta buona per Marotta. La Fiorentina però, almeno per il momento, non ha mostrato segni di cedimento. Vuole trattenere Federico, e lo difenderà con tutte le sue forze.
Ecco perché, ad oggi, è più semplice (rispetto a Pjaca) pensare ad un giocatore come Gregoire Defrel. Il francese è in uscita dalla Roma e, per il momento, ha rifiutato il trasferimento all’Atalanta. Vuole aspettare, valutare le alternative e, tra queste, c’è la Fiorentina. Qualche contatto tra Corvino e il suo procuratore c’è stato, e nelle prossime ore il discorso potrebbe essere ulteriormente approfondito. Con un particolare importante: la Roma (che l’anno scorso ha investito quasi 25 milioni per strapparlo al Sassuolo) è disposta, sperando di rivalutarlo, a cederlo in prestito con obbligo di riscatto. Una soluzione, questa, che sarebbe particolarmente gradita alla Fiorentina. La sua candidatura insomma, è tra quelle più interessanti.
E poi El Shaarawy. Un altro che, già in passato, è stato seguito dal dg viola. Due gli ostacoli da superare: l’ingaggio elevatissimo (attorno ai 3 milioni netti a stagione) e la volontà della Roma. I giallorossi infatti, contrariamente a Defrel, lo terrebbero volentieri. L’idea, comunque, è in piedi. Così come non vanno mai escluse sorprese dall’estero. Intanto si sta concretizzando la prima cessione: Bruno Gaspar è molto vicino allo Sporting Lisbona.