Corriere Fiorentino

Play off di serie C, la Robur batte il Catania di Lucarelli

Dopo i veleni con la Reggiana, finisce 1-0 l’andata della semifinale. Domenica la rivincita in Sicilia

- Filippo Baffa

Primo round al Siena, e stavolta si tratta solo di calcio. Tre giorni dopo il saloon della partita con la Reggiana i bianconeri vincono la semifinale di andata dei play off per la serie B contro il Catania di Cristiano Lucarelli. L’allenatore livornese è un leone in gabbia per gli errori sotto misura dei suoi e il gol vittoria della Robur arriva infatti dopo l’ennesimo spreco davanti alla porta degli attaccanti etnei. Mazzarani fallisce a porta vuota a pochi metri dalla porta, Lucarelli impazzisce in panchina e sul ribaltamen­to l’uscita a vuoto del portiere dei rossazzurr­i è punita dal bomber Alessandro Marotta a segnare. Una rete che fa esplodere il Franchi, stavolta solo in senso positivo. Anche se nel finale un contatto sospetto nell’area bianconera scatena le proteste dei siciliani ed evoca i fantasmi di domenica sera. Quando su quel prato volavano cartellini rossi, urla, lacrime di gioia e rabbia, ma anche botte tra tifosi, cinghiate: un video che ha fatto il giro d’Italia quello dei minuti finali di Siena-Reggiana, con il pareggio che qualificav­a gli ospiti al 94’ e il rigore assegnato alla Robur e segnato da Santini al minuto 100 che faceva impazzire tutti: 38 giornate di squalifica complessiv­e tra dirigenti, allenatori e giocatori emiliani, due Daspo (per ora) per l’invasione di campo dei tifosi furiosi. Tre giorni di comunicati di fuoco, di botta e risposta addirittur­a tra i sindaci di Siena e Reggio, con il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, che ha detto che la decisione dell’arbitro Perotti è una macchia sui play-off. Per evitare ulteriori guai è stata anche vietata la trasferta di ieri ai residenti in Sicilia.

Non facile ritrovare la concentraz­ione dopo un bailamme del genere per la squadra di Michele Mignani. Che invece ha dimostrato nervi d’acciaio. Ancora fino al 90’, ed oltre, all’ultimo secondo, quando gli ospiti sfiorano l’ennesimo gol. Serviranno — insieme alle parate del portiere Pane, grande protagonis­ta dopo essere stato salvato nei quarti solo dal famigerato penalty che ha cancellato un suo grave errore commesso poco prima — anche al ritorno, quando avrà due risultati su tre a disposizio­ne. In caso di parità nel doppio confronto — quindi di sconfitta della Robur con un gol di scarto — si va avanti con supplement­ari e rigori, senza che le reti fuori casa abbiano alcuna una valenza particolar­e (come accade invece in Europa). Allo stadio Massimino, il vecchio Cibali, il Siena cercherà il biglietto per Pescara, per la finale di sabato 16 giugno.

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Un’azione di gioco al Franchi di Siena, dove ieri si è giocato Robur-Catania

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