Firenze, i grillini litigano già sulle Comunali
Un meetup convoca l’assemblea per le candidature, le consigliere la bloccano
Una tempesta nel Movimento Cinque Stelle di Firenze. Alcuni militanti del meetup Amici di Beppe Grillo hanno spedito messaggi su Whatsapp per convocare un’assemblea, lunedì sera al Caffè Decó, per scegliere il candidato sindaco e i candidati consiglieri per le Comunali 2019. Ma per lo staff Cinque Stelle è una fuga in avanti: ieri le consigliere comunali grilline, Arianna Xekalos e Silvia Noferi, hanno spedito ai militanti un messaggio per dire che è una mossa non autorizzata: «L’iter per arrivare alla presentazione della lista è preceduto dall’elaborazione del programma. L’assemblea di lunedì perciò contravviene al percorso intrapreso dalle consigliere comunali con i consiglieri regionali e parlamentari. Le decisioni pertanto non avranno alcuna validità ai fini del Movimento. Preghiamo quindi di cambiare l’ordine del giorno o evitare di creare motivi di scontro fra attivisti e staff». Noferi spiega che ad aver preso l’iniziativa sarebbero militanti «relativamente nuovi», non parte di nessuno dei gruppi di lavoro che stanno scrivendo il programma e senza autorizzazione dai leader nazionali. Per la consigliera comunale, anzi, «il meetup non serve più, adesso abbiamo la piattaforma Rousseau». Su quest’ultimo punto Davide Casaleggio — eminenza grigia del Movimento e gestore di Rousseau — non sembra d’accordo: ieri, a un convegno della Normale a Palazzo Strozzi ha parlato dell’importanza dei meetup come parte essenziale della democrazia diretta, per quanto «in futuro prevarrà la cittadinanza digitale». Ha poi spiegato che «la democrazia diretta è nel contratto di governo» e sarà portata avanti dal ministro Riccardo Fraccaro. Casaleggio ha anche parlato di Rousseau come protagonista della vittoria dei referendum sull’acqua del 2011. In sala, Tommaso Fattori, tra i coordinatori di quella campagna, si è limitato ad allargare le braccia.