Pitti, il calcio d’inizio
A Santa Maria Novella la cena del Centro Moda Oggi il via col ministro
Ci sono gli stadio box, i tunnel estensibili che consentono ai giocatori di accedere dagli spogliatoi al campo da gioco, trasformati in galleria d’arte per un’esposizione di scatti legati al mondo del calcio; i gradoni di una tribuna stadio e perfino una biglietteria diventano un «market» dove acquistare maglie vintage delle nazionali rieditate dalla stilista Christelle Kocher e palloni in pelle di coccodrillo firmati dal nuovo designer di Cavalli Paul Surridge. E c’è anche la proiezione del filmato Zidane, un ritratto del XXI secolo nato dalla collaborazione tra gli artisti Douglas Gordon and Philippe Parenno. Con l’anteprima dell’esposizione Fanatic Feelings — Fashion Plays Football, di Fondazione Pitti Immagine Discovery si è svolto ieri sera nel complesso di Santa Maria Novella a Firenze l’evento inaugurale di Pitti Uomo edizione 94. Un evento del Centro di Firenze per la Moda italiana «che dal 2014 organizza “Firenze Hometown of Fashion” per dare il benvenuto — ha detto il suo Presidente Andrea Cavicchi — a buyer, giornalisti internazionali e autorità a sottolineare il rapporto straordinario che in questa città esiste tra cultura e moda. Dopo il luogo simbolo di Palazzo Pitti, valorizzato anche dalla creazione del Museo della moda, arriviamo a Santa Maria Novella. Uno spazio che ben risponde alla visione di contaminazione propria della moda e cara a Pitti Uomo da sempre impegnata a far vivere tutta la città delle sue iniziative».
Aspettando di entrare oggi nei colorati stand della Fortezza da Basso allestita a tema Pop (Pitti Optical Power) i quasi 300 ospiti si sono così ritrovati nel chiostro di Santa Maria Novella. Assente per impegni istituzionali il ministro della cultura Alberto Bonisoli atteso oggi all’inaugurazione ufficiale a Palazzo Vecchio. Al completo lo staff di Pitti Immagine con il presidente Claudio Marenzi, l’Ad Raffaello Napoleone e il direttore generale Agostino Poletto. Presenti anche il presidente dell’Ice Michele Scannavini, e il Dg Piergiorgio Borgogelli e le istituzioni cittadine con la vicesindaca Cristina Giachi, il soprintendente alle Belle arti Andrea Pessina, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt. Prima di accedere al refettorio dove è stata allestita la mostra curata da Markus Ebner e dal critico Francesco Bonami gli ospiti hanno potuto ammirare il Cappellone degli Spagnoli con il ciclo di Andrea di Bonaiuto. Un cocktail per tutti, quindi, al secondo piano firmato dal bartender Charles Schumann che spopola sui social, mentre la cena è stata servita sul prato del chiostro grande in un allestimento con sedute in vimini, piatti in porcellana e composizioni di fiori.
Cavicchi Dopo Palazzo Pitti questo spazio che ben risponde alla visione di contaminazione della moda