Corriere Fiorentino

«Aquarius a Livorno» L’offerta di Nogarin diventa un caso nazionale

Livorno: il sindaco scrive un post sui migranti dell’Aquarius. Poi lo toglie: «Posizione personale»

- Giacomo Salvini

Prima scrive un post su Facebook in cui dichiara «aperto il porto di Livorno» per la nave Aquarius con oltre 600 migranti a bordo. Poi lo cancella. Ma l’imbarazzo del sindaco M5S di Livorno per la linea Salvini rimane.

Un post su Facebook LIVORNO che smentiva platealmen­te la posizione del governo LegaM5S sui migranti. Poi, dopo soli venti minuti, la rimozione e le inevitabil­i polemiche. Il sindaco di Livorno Filippo Nogarin (M5S) nella notte tra domenica e lunedì aveva deciso che se nessuno avesse voluto accogliere i 629 migranti ancora a bordo della nave Aquarius tra la Sicilia e Malta, lo avrebbe fatto lui facendo attraccare la Sea Watch nel porto di Livorno.

Così, dopo una telefonata con il Presidente della Camera Roberto Fico e un messaggio al ministro delle Infrastrut­ture Danilo Toninelli (ma senza ricevere alcuna risposta da quest’ultimo), il primo cittadino ha scritto un lungo post sul proprio profilo Facebook: «Siamo pronti ad aprire il porto di Livorno e accogliere la nave Aquarius con il suo carico di 629 vite umane, ho già dato la nostra disponibil­ità al ministro Toninelli e ne ho parlato con il presidente della Camera Roberto Fico». Poi, dopo pochi minuti, la rimozione che ha provocato un eco ancora più forte e fatto pensare da subito a un richiamo all’ordine da Milano o Roma: «È una posizione personale come sindaco della città — si è giustifica­to lo stesso Nogarin — non volevo mettere in difficoltà il governo».

Tutto è nato domenica sera quando il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli (M5S) ha firmato con quello dell’Interno Matteo Salvini un comunicato congiunto in cui si annunciava la chiusura di tutti i porti italiani per non far attraccare la nave Aquarius provenient­e dalla Libia con 629 migranti a bordo. Così Nogarin ha deciso di buttarsi nella mischia smentendo esplicitam­ente il suo partito. «Capisco perfettame­nte che si voglia dare un segnale all’Europa — ha scritto il primo cittadino ieri mattina — ma questo braccio di ferro con Bruxelles non può essere fatto sulla pelle di centinaia di uomini, donne e bambini».

Nel suo post, inoltre, Nogarin invitava tutti a «non voltare la testa dall’altra parte» rivendican­do la natura di Livorno come «città delle nazioni» e «come comunità di popoli diversi, capaci di integrarsi e crescere nel rispetto delle peculiarit­à di ciascuno». Poi la rimozione, pur continuand­o a difendere la propria posizione e «quella di una città che, rispetto a queste tematiche, ha sempre avuto una grande sensibilit­à». Un riferiment­o, quest’ultimo, all’elettorato livornese che tra un anno tornerà alle urne e non accettereb­be una virata troppo filo-leghista del Movimento 5 Stelle. La decisione di rimuovere il post, però, ha creato molto imbarazzo tra i Cinque Stelle livornesi: i membri della giunta e la maggior parte dei consiglier­i comunali di maggioranz­a viene da una tradizione di sinistra e ha sempre visto come fumo negli occhi l’accordo di governo con la Lega. «Stiamo virando troppo a destra» dice il consiglier­e Alessio Batini. Gli fa eco Marco Galigani, capogruppo a Palazzo Civico: «Condivido le posizioni del sindaco, quella dei migranti è una questione estremamen­te delicata ma le persone in mare si salvano e oggi avrei aperto il porto di Livorno per accoglierl­e». Che l’insofferen­za dei grillini verso il pugno duro sui migranti sia forte, lo si capisce anche dalla bocciatura in Consiglio comunale a Carrara (sindaco e maggioranz­a M5S) di un ordine del giorno Forza Italia-Lega a sostegno della linea Salvini.

Intanto, il Pd, tramite il deputato Andrea Romano, ha chiesto a Nogarini di ripubblica­re il suo post e di «prendersi le sue responsabi­lità» mentre la senatrice fiorentina Rosa Maria Di Giorgi attacca: «Evidenteme­nte l’umanità dei singoli amministra­tori viene dopo la linea dettata dai vertici del Movimento 5 Stelle, così come succede in qualsiasi governo dittatoria­le».

Giustifica­zioni

Non volevo creare problemi al governo, ma questa è la posizione della mia città

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Filippo Nogarin
 ??  ?? La nave Aquarius al centro del braccio di ferro tra Malta e il governo italiano, con il ministro Salvini che ieri ha chiuso i porti italiani
La nave Aquarius al centro del braccio di ferro tra Malta e il governo italiano, con il ministro Salvini che ieri ha chiuso i porti italiani
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Il post di Filippo Nogarin poi rimosso dopo appena qualche minuto
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