Via Romana, questa è una camera a gas
Un Suv di traverso, il bussone che non passa, la maxi coda a motori accesi. Tutto ok?
Dice la Treccani che tra le varie accezioni con cui si definisce il concetto di tregua ci sarebbe: «Cessazione, pausa, sosta, riposo, riferito a condizioni e situazioni dolorose, penose, spiacevoli». Ecco, qui il concetto di tregua sembra non esistere. L’assalto è incessante, ormai anche la bassa stagione —come recita il vecchio detto sulle mezze stagioni— è finita.
In Oltrarno, anzi nella camera a gas da traffico che è diventata via Romana — frutto, sia chiaro, della pedonalizzazione di piazza Duomo senza avere creato apprezzabili alternative di percorsi e mezzi pubblici per raggiungere l’altra parte della città e viceversa — anche la domenica alza bandiera bianca. Ma quale relax, ma quale «facciamoci una passeggiata» in serenità, con la famiglia, gli amici, il cane. E invece. E invece domenica mattina, ore 11 circa: Suv parcheggiato sui mezzi marciapiedi di via Romana con buona pace dei pedoni costretti a girare al largo e a rischiare le gambe, perché la strada, si sa, è un budello dove se scendi dal mezzo marciapiede rischi ogni volta di essere falciato. Il Suv parcheggiato all’altezza della Specola come sempre succede ha bloccato tutto. E nella coda che si è creata fino a via Senese c’erano nell’ordine: un bussone di quelli turistici rossi, un bus dell’Ataf, auto varie, altri bus Ataf e un altro bussone. Tutti, chi più chi meno, fermi per un’ora, a motori accesi. Motori accesi, finestre chiuse. Urla, arrabbiature, turisti in strada (scesi dai bussoni mammuth), passeggeri Ataf che se ne vanno a piedi. E pedoni spiaccicati lungo i muri tra i tubi di scappamento a tutto gas con il mezzo marciapiede ingolfato, come fosse una scatoletta strapiena di sardine. Succede tutti i giorni, domenica compresa. Ah, le sardine siamo noi.
Inciviltà
Un suv mal parcheggiato ha bloccato per un’ora autobus e mammuth. Con i motori accesi