Andrà al ballottaggio col candidato del centrodestra. Aspettando il giudice
Pescia, l’ex sindaco Giurlani fa fuori il Pd
Più di tremila voti per Oreste Giurlani, meno di mille per il suo ex partito, il Pd. Pescia conferma così la propria fiducia all’ex primo cittadino, disarcionato esattamente un anno da un’indagine che lo vede accusato di peculato e traffico illecito di influenze. All’indomani delle dimissioni Giurlani aveva accusato il Pd di averlo «ingiustamente abbandonato» e gli elettori hanno fatto la loro scelta. I Democratici si fermano al 11% e scompaiono dalla geografia elettorale della città che governavano: Giurlani (38%), al ballottaggio se la vedrà con il centrodestra rappresentato dal medico di base Francesco Conforti (22%, anche qui la Lega traina la coalizione con il 10%).
Alle cinque del pomeriggio di ieri Giurlani non era ancora andato a dormire: «Mi chiamano continuamente, ho deciso che andrò a letto direttamente stasera» spiega soddisfatto. Ora però il rischio è che il «Giurlani contro tutti» in scena in questi mesi si trasformi in un «tutti contro Giurlani» al secondo turno. Ovvero che tutte le altre liste si coalizzino per fermare il suo ritorno. Ma l’ex sindaco si dice «fiducioso di poter contare su una serie di fattori e armi». La più clamorosa — a suo dire — sarebbe la ciliegina sulla torta della rivincita. «Quello che abbiamo ottenuto ieri (domenica, ndr) è un risultato ottimo rispetto a tutto il fango che mi hanno tirato. Io conto che i circa mille voti che ha preso il Pd domenica nel secondo round finiscano a me: loro — spiega riferendosi ai dirigenti locali dei Democratici — non potranno dire “andate a votare quelli del centrodestra” e già molti elettori del Pd mi hanno telefonato per dirmi che sono con me».
Lo sfidante Conforti ha basato buona parte della propria campagna su «onestà
Giurlani Un risultato ottimo rispetto a tutto il fango che mi hanno tirato, conto che i mille voti del Pd vengano a me
e trasparenza», che nella sua visione metterebbero «fuori gioco» l’avversario: ora che va in scena la sfida finale c’è da aspettarsi che i toni salgano ancora. Il 24 giugno si andrà al voto per il secondo turno, il 28 è fissata l’udienza preliminare che deciderà se l’ex sindaco Giurlani dovrà andare a processo oppure no.