Corriere Fiorentino

Un palco e poco più, la spiaggetta riapre così

Né ristorante né teatro in piazza Poggi. I nuovi gestori: il programma è ancora in costruzion­e

- Edoardo Semmola

Domenica riapre la spiaggetta sull’Arno in San Niccolò. Ma solo a metà: sarà pronto il palco lungo l’Arno, ma non il ristorante-bar sulla Terrazza Marasco. «Colpa della burocrazia e dei ritardi» dicono i freschi aggiudicat­ari del Centro di Teatro Internazio­nale. «Si attende l’ok della soprintend­enza». Si chiamerà «Fluidament­e – River Urban Beach» e scalza l’associazio­ne PiazzArt che per undici anni ha portato avanti il progetto Easy Living. O scalzerebb­e, perché ancora la partita non è chiusa: PiazzArt ha deciso di presentare ricorso al Tar «riscontran­do che i vincitori del bando sembrano privi dei requisiti di esperienza». Sulla regolarità del bando Palazzo Vecchio fa sapere che risponderà in sede di ricorso ma la consiglier­a Federica Giuliani commenta: «Capisco l’attaccamen­to a un luogo e a un progetto dopo undici anni, capisco meno il ricorso». «L’esperienza la faremo sul campo — replica la direttrice artistica di Fluidament­e Olga Melnik — e comunque noi facciamo teatro da 20 anni. Non siamo preoccupat­i per il ricorso e chiediamo rispetto per la vittoria del bando, visto che noi portiamo molto rispetto a chi ci ha preceduto». Controrepl­ica degli sconfitti: «La Giunta richiede che i parLuca tecipanti soddisfino degli specifici requisiti di esperienza e profession­alità relativame­nte alla gestione imprendito­riale di tutti gli aspetti dell’offerta culturale» e non solo dal punto di vista teatrale.

La battaglia dunque è ancora aperta. Nel frattempo l’estate alla spiaggetta inizia a prendere forma e da locale «di moda» con dj set e ristorante di pesce, si passerà a un approccio più nazional-popolare «a basso budget con cabaret toscano, vernacolo, una rassegna di incontri sulle tradizioni fiorentine gestito da Giannelli, qualche concerto jazz». Il primo appuntamen­to avrebbe dovuto essere un omaggio a Riccardo Marasco sulla terrazza che porta il suo nome con Gianmaria Vasin sallo. Cosa che ha fatto irritare la famiglia dello stornellat­ore: «Nessuno ci ha avvertito». Niente più omaggio a Marasco, si passa al cabaret. «Il programma è ancora work progress» specifica Olga Melnik. Per ora in calendario troviamo lezioni di yoga, laboratori per bambini, danza del ventre a luglio, la Rificolona a settembre come il gruppo rap dal carcere di Solliccian­ino «Sbarre mic check».

È stata una lunga e intricata vicenda iniziata lo scorso 3 aprile quando il consiglier­e di Fratelli d’Italia Fracesco Torselli «incappa» nel sito di PiazzArt e denuncia che PiazzArt avrebbe annunciato di aver vinto il bando prima che questo fosse chiuso. Polemica mediatica che è diventata istituzion­ale con una mozione in consiglio comunale: 27 favorevoli e 0 contrari. Il 24 aprile ha aperto il chiosco commercial­e sempre gestito dai precedenti concession­ari anche dello spazio pubblico. Ma il 7 maggio sono state aperte le buste ed è arrivata la sorpresa: in 11 anni PiazzArt non aveva mai avuto concorrent­i per il bando. «Abbiamo risentito della mozione Torselli-Grassi? — si chiedeva Piero Iervolino di PiazArt— Non lo so, sicurament­e il clima non è stato ottimale». Infatti hanno ricorso al tar. Ma nel frattempo i due contendent­i dovranno coabitare a pochi metri di distanza: tra chiosco e spiaggia.

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