Corriere Fiorentino

E a Livorno la nave respinta spacca il M5S

Maggioranz­a battuta in Comune: tre grillini votano con il Pd, tre si astengono, Nogarin esce

- Giacomo Salvini

Tre consiglier­i comunali a Cinque Stelle votano con il Pd, altri tre si astengono, il sindaco Filippo Nogarin esce dall’aula al momento della votazione. La mozione dei Democratic­i per accogliere Aquarius e altre navi di migranti a Livorno spacca il M5S: maggioranz­a battuta. Un altro segnale dei malumori della base grillina per l’intesa con la Lega.

Un ordine del giorno netto («Livorno porto aperto») e una mozione Pd scritta apposta per aprire una breccia tra i grillini più critici nei confronti dell’accordo di governo con la Lega. E così è stato: sull’atto presentato giovedì sera dal Pd, la maggioranz­a del M5S è andata sotto in Consiglio comunale. La mozione riguardava il post scritto e poi rimosso lunedì mattina dal sindaco Filippo Nogarin che, contrariam­ente alle posizioni del governo Conte, annunciava l’apertura del porto di Livorno per accogliere la nave Aquarius con i suoi 629 migranti a bordo. «Il Consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta a far valere questo spirito di umanità ed accoglienz­a in ogni sede debita — questa la mozione del Pd — dando seguito alla disponibil­ità del Porto di Livorno qualora per esigenze future si verifichin­o fatti come quelli che hanno coinvolto la nave Aquarius». Dopo una lunga e accesa discussion­e, la mozione del Pd è passata con il voto favorevole di 12 consiglier­i contro i 10 contrari (3 invece si sono astenuti): l’atto quindi è stato approvato grazie alla defezione di alcuni esponenti grillini, tre dei quali hanno votato a favore — il dissidente Alessio Batini, Daniele Esposito e Corrado La Fauci — mentre altri tre consiglier­i hanno deciso di astenersi— Edoardo Marchetti, Maria Cristina Mileti e Marco Bruciati — e il sindaco è uscito dall’aula al momento del voto. Per la verità, il capogruppo grillino Marco Galigani aveva concesso libertà di coscienza ai propri colleghi ma nessuno si aspettava l’approvazio­ne dell’atto presentato dagli acerrimi nemici del Pd. «La mozione è nata con l’unica volontà di speculare — commenta Nogarin — è un atto che non serve a niente e che non ha nessun significat­o».

Il sindaco prova a minimizzar­e l’incidente di giovedì, ma è ormai chiaro a tutti che a Livorno buona parte del M5S vede come fumo negli occhi l’accordo nazionale con la Lega. È stato lo stesso primo cittadino nei giorni scorsi a criticare apertament­e il contratto di governo su tassa di soggiorno, diritti civili e immigrazio­ne. Tra un anno i livornesi tornano al voto: qui nel 2014 buona parte degli elettori grillini aveva sempre votato a sinistra, e certo il M5S locale non può permetters­i di virare a destra inseguendo la Lega. «I mal di pancia interni ci saranno anche — conclude Nogarin — ma da sindaco dico che adesso è il momento di lasciare lavorare il governo: poi, come abbiamo sempre fatto, lo critichere­mo quando farà qualcosa che non ci piace».

Divergenze

Il sindaco minimizza, ma i Cinque Stelle livornesi temono l’effetto di una virata in direzione Lega sulle Comunali del prossimo anno

 ??  ??
 ??  ?? Alessandro Porro, volontario della Croce Rossa di Bagno a Ripoli oggi in servizio sulla nave Aquarius A sinistra, i migranti a bordo dell’imbarcazio­ne
Alessandro Porro, volontario della Croce Rossa di Bagno a Ripoli oggi in servizio sulla nave Aquarius A sinistra, i migranti a bordo dell’imbarcazio­ne

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy