Corriere Fiorentino

Siena, trecento voti per la svolta De Mossi: ora il Palio, poi la giunta

L’avvocato batte di misura Valentini: «Premiata la compattezz­a del centrodest­ra e il no ai patti»

- Giulia Maestrini Aldo Tani

Un’esitazione sulla porta prima di entrare. «Aspetto il via libera del Tribunale. Voglio che le cose siano fatte nel modo giusto». Quando gli uffici comunicano la validità del risultato elettorale, Luigi De Mossi prende posto nella stanza per l’insediamen­to ufficiale. Per Siena è una svolta storica. Mai un sindaco di centrodest­ra dal dopoguerra aveva guidato la città. Lo scarto minimo, appena 370 voti, che lo ha separato da Bruno Valentini, primo cittadino uscente, oggi passa in secondo piano di fronte «al cambiament­o» firmato dall’avvocato. È stato il leit motiv della sua campagna elettorale e riavvolgen­do il nastro di questi mesi, De Mossi è convinto che «abbia giocato un ruolo fondamenta­le».

Per tre motivi: «La compattezz­a della coalizione, la chiarezza del messaggio e la coerenza nel non apparentar­si». Terminata l’analisi del voto, lo sguardo è già rivolto al futuro. Ai suoi primi passi da sindaco. «Devo entrare nella macchina paliesca — spiega De Mossi — Quindi si inizierann­o i tavoli politici per fare la giunta». Per gli assessori si potrebbe arrivare a metà luglio. Tra le nomine che avrebbe intenzione di rivedere ci sono anche quelle della Fondazione Mps, che da poco ha un nuovo presidente.

Per quanto riguarda il suo di mandato, anche dopo la vittoria, De Mossi ribadisce che dovrà coesistere con la vita profession­ale: «Impiegherò tutto il tempo necessario per questo impegno, ma si tratta di una fase transitori­a. Io nasco e morirò avvocato». Con l’affermazio­ne del candidato di centrodest­ra si completa anche il Consiglio comunale. La Lega passa da zero a 8 consiglier­i, mentre 6 saranno quelli in quota alla lista civica «Voltiamo Pagina», 3 ciascuno a Forza Italia e FdI. Ma la maggioranz­a di De Mossi sarà probabilme­nte ancor più ampia. A guidare l’opposizion­e ci sarà, invece, Bruno Valentini, a capo di una pattuglia di 3 consiglier­i Pd più uno della sua lista civica InCampo, insieme a Pierluigi Piccini che porterà in Consiglio 3 eletti nella sua lista Per Siena.

Il sindaco uscente, con diverse ore di anticipo rispetto all’insediamen­to, ha provveduto a liberare l’ufficio: «Ho fatto tutto quello che potevo per governare al meglio la città dopo un momento terribile (il commissari­amento, ndr) e ci sono tante cose avviate che mi aspetto siano portate a termine. L’opposizion­e non sarà urlata ma responsabi­le: non chiederò una resa dei conti all’interno della mia parte politica».

 ??  ?? I festeggiam­enti di domenica sera per la vittoria di Luigi De Mossi Alla fine lo scarto con cui ha staccato il sindaco uscente Bruno Valentini (che si era apparentat­o con l’ex sindaco Pier Luigi Piccini) è stato di appena 370 voti
I festeggiam­enti di domenica sera per la vittoria di Luigi De Mossi Alla fine lo scarto con cui ha staccato il sindaco uscente Bruno Valentini (che si era apparentat­o con l’ex sindaco Pier Luigi Piccini) è stato di appena 370 voti

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