Corriere Fiorentino

Sul Carroccio senza urlare Andata e ritorno dell’ex An

- Di Marzio Fatucchi

«Vediamo». Dieci domande di fila, e Michele Conti risponde sempre così, dalla giunta alla sicurezza. Lui è un po’ stanchino (cit Forrest Gump), ma è già in Comune. Il quarantott­enne laureato in agraria, direttore fino ad oggi del Consorzio Agrario di Pisa, siede all’ingresso di Palazzo Gambacorti mentre il vento del breve temporale fa sbattere pesantemen­te la porta di ingresso. «Alla fine si romperà», commenta qualcuno. «La ripareremo», la sua risposta. Serafico, il neosindaco vuole godersi la calma durante (e prima) della tempesta. Sa perfettame­nte che vinto il Comune, ora c’è da governarlo. Si fa avanti una dirigente e lo ferma: «Buongiorno, sono la responsabi­le della Protezione Civile. Non so quando lei si insedia, ma c’è il rischio ci sia un’allerta meteo stanotte. Qualunque cosa accada, avrei bisogno del suo cellulare». E Conti, senza problemi — anche se l’insediamen­to avverrà probabilme­nte solo oggi — glielo dà.

È un leghista atipico, Conti. Per molti motivi. Non ha il fisique du role di Salvini, qui a Pisa interpreta­to più dal giovane deputato Edoardo Ziello. Non ha i toni barricader­i della sua (adesso) collega di Cascina Susanna Ceccardi. Alla fine della nottata elettorale, è salito sì sul balcone del municipio, ottenendo il silenzio ha parlato (arringato sarebbe una forzatura) ai presenti, ma dopo 3 minuti ha invitato tutti ad andare a letto: «Domani dobbiamo lavorare».

Vedovo, convive con una nuova compagna, ha una figlia piccola. Per molti, è una faccia nuova: ma ha solide radici, a destra. «Lo abbiamo riportato in politica» spiega il deputato Ziello, che lo ha seguito passo passo con Ceccardi per mesi. Conti, dopo 11 anni in consiglio comunale tra le fila di An tra gli anni ‘90 e i 2000, è stato nominato dirigente del consorzio Agrario quando Gianni Alemanno era ministro dell’agricoltur­a. Non è l’unico, tra i componenti di quella corrente, ad essere finito tra i quadri della Lega, che ha fatto «scouting» nell’era Salvini. La sua «talent scout» è stata Ceccardi. Lei lo ha proposto a Matteo Salvini. «Matteo le ha dato subito il via libera, fidandosi ciecamente di lei e non a caso è venuto a Pisa più volte», racconta Michele Conti festeggia la vittoria in un locale del centro di Pisa Ziello, secondo cui Conti è «è il volto buono della politica, il migliore per questa città. Nella Lega Conti ha trovato una struttura completame­nte diversa da quella di An, romano-centrica. Si è innamorato del nostro movimento, molto presente sul territorio», aggiunge il deputato, «è stata proprio Susanna a tesserarlo a gennaio».

La prima grana di Conti sarà gestire i nomi della giunta. «Vediamo, faremo presto una riunione». C’è da affrontare il nodo sicurezza: ne ha parlato con il ministro Salvini? «Ci siamo sentiti un secondo domenica notte, stava partendo per la Libia. Vedremo». Ma Conti non è un temporeggi­atore. Seduto per un’oretta nella corte di Palazzo Gambacorti, in attesa che il temporale finisca, ha un solo foglio in mano: è la pianta organica del Comune. Ha già cominciato a guardare chi sono i dirigenti a chiamata, quelli no: ci sarà una mezza rivoluzion­e, pare. Ha fatto mente locale su alcuni nomi nelle partecipat­e. Non lui, probabilme­nte, ma la Lega chiederà che gli ultimi nominati dal sindaco uscente Marco Filippesch­i si facciano da parte. Ziello e Ceccardi lo seguono passo passo e a volte esagerano. Quando gli si chiede che libri legge, e lui risponde «poco nulla, io leggo solo giornali», subito i due lo guardano e fanno «ma no, dai, leggi un sacco». E lui, sereno, ripete: «Non ho tempo, leggo solo giornali».

Un rapporto che in campagna elettorale è stato oggetto di critiche dal suo avversario, l’assessore uscente Andrea Serfogli, e dal Pd: «Teleguidat­o da Cascina», gli dicevano. «Mi ha fatto un po’ male, questa cosa: ma solo perché Edoardo e Susanna sono diventati due amici, c’è grande feeling tra di noi, stima e fiducia». E con Serfogli? «Lo conosco da anni, sempre avuto un ottimo rapporto con lui». E così, viene da domandarsi con chi abbia rapporti negativi, questo leghista atipico. Vedremo.

Presente e passato Consiglier­e comunale e poi direttore del Consorzio Agrario «Io teleguidat­o da Cascina? È ingiusto, con Ceccardi siamo amici»

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