Milan fuori, la Fiorentina è in Europa Ritiro anticipato in attesa del ricorso
Il tribunale Uefa: Milan un anno fuori dalle coppe Pioli anticipa il raduno a Firenze
La Fiorentina torna in Europa, almeno per ora. La camera giudicante della Uefa ha emesso ieri la sentenza nei confronti del Milan, estromettendo i rossoneri per un’edizione delle competizioni europee. In soldoni: essendo il Milan già qualificato in virtù del sesto posto in campionato, per i rossoneri la squalifica è di un solo anno da scontare nella prossima edizione di Europa League. Una decisione severa ma prevista, quella arrivata da Nyon, che riapre le porte dell’Europa League alla Fiorentina dopo due annate trascorse lontano dai palcoscenici europei.
La Fiorentina torna in Europa, almeno per ora. La camera giudicante della Uefa ha emesso ieri la sentenza nei confronti del Milan, estromettendo i rossoneri per un’edizione delle competizioni europee nel prossimo biennio. In soldoni: essendo il Milan già qualificato in virtù del sesto posto in campionato, per i rossoneri la squalifica è di un solo anno da scontare nella prossima edizione dell’Europa League.
Una decisione severa ma prevista, quella arrivata da Nyon, che momentaneamente riapre le porte dell’Europa League alla Fiorentina dopo due annate trascorse lontano dai palcoscenici europei. A pesare in modo determinante sulla decisione la situazione patrimoniale della proprietà cinese presieduta da Yonghong Li, colpevole di non garantire la continuità aziendale del club e di aver eluso i paletti del fair play finanziario. Non si tratta tuttavia di un verdetto definitivo, perché adesso la partita si sposta a Losanna, dove il club rossonero presenterà entro 10 giorni ricorso presso il Tribunale amministrativo dello sport. Complice un solo anno di squalifica, e non due come inizialmente faceva intendere il comunicato dalla non semplice interpretazione, il Milan spera nell’annullamento della sanzione (o in una sua sospensione che allungherebbe ulteriormente i tempi, posticipando la squalifica al prossimo anno) anche per i criteri diversi di valutazione utilizzati dal Tas.
I viola si ritrovano così ammessi al terzo turno preliminare di Europa League in virtù del piazzamento in classifica all’ottavo posto, appena dietro a Milan e Atalanta, ma senza la certezza di scendere in campo il 26 luglio quando si disputerà la gara d’andata della prima sfida ufficiale, contro la vincente di Banants (Armenia) e Fc Sarajevo.
A rendere ulteriormente incerta la rosa definitiva delle partecipanti alla prossima Eudei ropa League non solo il ricorso al Tas del Milan ma anche l’eventuale passaggio della proprietà rossonera, o almeno di una quota di minoranza, da Yonghong Li ai compratori interessati. Sotto questo profilo lo scenario è ancora più caotico, perché la trattativa con Commisso (proprietario New York Cosmos) si è interrotta per un rilancio di Li sul fil di lana e perché l’altro presunto acquirente, l’americano Ricketts proprietario della squadra di baseball dei Chicago Cubs, non ha ancora mosso passi ufficiali. Oltre al ricorso al Tas servirà quindi attendere anche i futuri sviluppi della trattativa per la cessione del club visto che con un nuovo socio il futuro del Milan potrebbe ulteriormente cambiare.
Al contrario, con 32 milioni di euro da versare entro il 10 luglio nei confronti del fondo Elliot, il Milan potrebbe vedersi confermata l’estromissione. Dal canto suo la Fiorentina ha anticipato il raduno di 48 ore. Pioli e la sua squadra si ritroveranno al centro sportivo Astori lunedì 2 luglio per i primi test fisici e i primi allenamenti che proseguiranno fino al giovedì prima della partenza per il ritiro di Moena fissata per sabato 7 luglio.
Sarà probabilmente solo nel corso delle due settimane di allenamenti sulle Dolomiti che i viola sapranno con certezza se parteciperanno alla prossima Europa League e soprattutto quali saranno i primi avversari da affrontare, in trasferta, il 26 luglio. Secondo l’attuale tabellone la Fiorentina prenderebbe il posto dell’Atalanta, affrontando la vincente della sfida tra gli armeni del Banants e i serbi del Sarajevo. Anche in questo caso, però, servirà un’ulteriore dose di pazienza perché per motivi di ranking europeo la stessa Uefa potrebbe decidere per un abbinamento diverso.