Le «ragnatele» di Cecchini al Gallery Hotel Art
Quasi quattromila moduli di acciaio, ognuno del peso di circa un etto, assemblati in una combinazione ripetitiva quanto originale si arrampicano sulla facciata del Gallery Hotel Art in Vicolo dell’Oro a Firenze. È l’opera Waterbones (Climbing) pensata e realizzata dall’artista Loris Cecchini per l’albergo della Lungarno Collection, la compagnia di gestione alberghiera di proprietà della famiglia Ferragamo. Un’installazione che rappresenta anche un ulteriore step della collaborazione avviata lo scorso marzo dall’hotel con il Centro Pecci di Prato. Così dopo aver esposto nelle sale interne opere d’arte inedite che il Pecci ha tirato fuori dai suoi archivi in occasione del suo trentesimo compleanno, la sinergia è continuata con uno degli artisti più apprezzati della scena contemporanea, Loris Cecchini che ha sperimentato la sua creatività a Firenze. «Questa scultura-architettura – ha detto l’artista ieri in occasione della presentazione ufficiale dell’opera — è realizzata attraverso un processo di progettazione digitale, fabbricazione industriale e concepita direttamente in relazione ad uno spazio esistente. Scienza, arte e poesia si incontrano dando vita ad un’opera che unisce tecniche di lavorazione industriale alla ricerca di un’esperienza, con la materia associata a temi scientifici e filosofici quali la creazione naturale e la proliferazione spontanea». Partner della sinergia tra Lungarno Collection e Centro Pecci è l’azienda pratese Manteco, che nel 75esimo anniversario della sua attività ha voluto sostenere la collaborazione realizzando su disegno dell’artista una speciale copertina in lana cardata (prodotto peculiare dell’azienda di Prato) lamé e poliestere del catalogo edito da Gruppo Editoriale dell’opera Waterbones.