Corriere Fiorentino

Traghetto rotto, una maxi coda per arrivare al porto

Traghetto per l’Elba rotto, auto incolonnat­e. Il sindaco: «Intervenga il governo»

- di Alfredo Faetti

I vigili, come marinai di vedetta, fiutano la tempesta intorno le 12. «Stanno arrivando», dicono. Agenti e volontari sono ai loro posti dalle 9, pronti al peggio. Venerdì un guasto ha messo ko un traghetto della Moby capace di trasportar­e 250 mezzi alla volta, lasciando a terra circa mille auto che già avevano prenotato per ieri la traversata verso l’Isola d’Elba. Guasto che ha fatto scattare l’allarme viabilità a Piombino, città e porto a cui si arriva attraverso un’unica strada: la 398. Ed ecco che quelle mille auto, mescolate ai residenti, hanno paralizzat­o il traffico, tagliando fuori la città, con code fino a 4 chilometri.

La tempesta arriva intorno alle 12.30. Sono appena terminati i traghetti per l’Elba e sta per partire quello per la Sardegna. «Arrivano», dicono gli agenti della municipale, riferendos­i ai turisti diretti in terra sarda, che andranno ad aggiungers­i a quelli che mirano all’Elba. La coda inizia a formarsi ai cancelli del porto, occupando viale della Resistenza fino a srotolarsi sulla 398. Alle 14 la fila è di 4 chilometri. «Dovevo imbarcarmi alle 13.30», dice scocciato Fabio Torre da Bolzano, uno dei tanti a piedi sulla strada visto il blocco. Tutti, turisti e residenti, iniziano a mettere in conto almeno un’ora di ritardo su qualsiasi programma.

La 398 è da anni al centro del dibattito piombinese. «Il problema si verifica sempre in caso di incidente o disagi con le compagnie, che forse dovrebbero migliorare nel servizio», dice il sindaco Massimo Giuliani, che sulla 398 si è impegnato. È stato lui a ottenere che il progetto per l’ampliament­o della strada (bretelle e altre vie per allargare gli ingressi) uscisse dall’accordo su acciaierie e porto: tempi lunghi e responsabi­lità indefinite. Sei mesi fa il progetto è così ripartito ma per problemi tecnici l’inizio dei lavori previsto per il 2019 è slittato. Forse di un anno. «La questione della 398 deve essere una priorità: faccio un appello al governo perché inizi a interessar­si a Piombino», dice Giuliani.

Questa volta la tempesta è stata annunciata e Comune, Protezione Civile e associazio­ni si sono organizzat­e. I vigili fanno scorrere le auto ed evitano la paralisi. Al porto chi scende dall’auto ha l’aria di un sopravviss­uto e volge lo sguardo all’Elba. Giuliani ci volge il pensiero: «Piombino è un punto di passaggio: a noi toccano disagio, manutenzio­ne, personale e inquinamen­to, ma zero ritorno economico. Ma la legge prevede che la tassa di sbarco vada per intero nelle casse delle isole. Da parte dei sindaci elbani mi aspetterei maggiore solidariet­à, anche economica». Questioni annose che ancora non vedono la luce. Il traffico, a tardo pomeriggio, invece sì. «Ora scorre», dicono dalla municipale. La tempesta è passata.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Un mezzo della Pubblica assistenza a bordo strada, pronto ad aiutare gli automobili­sti fermi sotto il sole.Sopra, le auto incolonnat­e per imbarcarsi sui traghetti, e nella foto in alto, la maxi coda lungo la strada 398.
Un mezzo della Pubblica assistenza a bordo strada, pronto ad aiutare gli automobili­sti fermi sotto il sole.Sopra, le auto incolonnat­e per imbarcarsi sui traghetti, e nella foto in alto, la maxi coda lungo la strada 398.
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy