Bottigliate e un ferito: altra rissa in pieno giorno Stavolta alla Fortezza
Altra rissa dopo via Galliano. Stavolta per un regolamento di conti tra pusher: un ferito
Un ferito in un regolamento di conti tra spacciatori ieri alla Fortezza. La nuova rissa, a poche ore da quella scoppiata in via Galliano, è scattata poco prima dell’ora di pranzo, provocando un fuggi fuggi di anziani e famiglie dalla piazza. Il ferito, un nigeriano di 24 anni colpito alla testa con una bottiglia, è stato trasportato in ospedale in codice giallo.
Che i giardini della Fortezza da Basso fossero insicuri e pericolosi ne abbiamo avuto una dimostrazione (l’ennesima) anche ieri, a mezzogiorno. Due bande rivali — nigeriani e magrebini — si sono affrontate prima con una sassaiola e poi a bottigliate per un vero e proprio regolamento di conti. Ma questa volta l’alcol (che aveva contribuito alla rissa di venerdì in via Galliani) c’entra ben poco. Perché la rissa andata in scena prima dell’ora di pranzo, con il fuggi fuggi di famiglie e anziani impauriti, sarebbe da ricondurre al controllo dello spaccio di droga. Ad avere la peggio, un nigeriano di 24 anni, colpito alla testa con una bottiglia e trasportato in ospedale in codice giallo. Il ragazzo avrebbe riportato una profonda ferita all’altezza dell’occhio sinistro, ma secondo i medici del Santa Maria Nuova se la caverà con una decina di giorni di riposo.
«Ho visto un uomo di colore gettarsi nel laghetto per sfuggire all’ira dei magrebini — racconta un barista dell’Off Bar, arrivato sul posto di lavoro pochi minuti prima che nei giardini della Fortezza si scatenasse la rissa — Ho avuto paura anche io: le urla erano impressionanti, così come la scena a cui abbiamo dovuto assistere. Il pusher colpito alla testa era a terra, in una pozza di sangue. E gridava “aiuto, aiuto”. Per fortuna a un certo punto è arrivata un’auto della polizia a sirene spiegate e così la situazione si è tranquillizzata». A far intervenire gli agenti sarebbero stati gli amici del ventiquattrenne nigeriano, poi ascoltati in questura per cercare di ricostruire la dinamica dei fatti. «Qui la situazione è fuori controllo», continua il barista. E come dargli torto? Basta fare una passeggiata in quei giardini, occupati giorno e notte dai senza fissa dimora, dagli spacciatori e da ubriachi, per rendersi conto delle difficoltà nel gestire l’area alle spalle del polo fieristico: ieri, per esempio, anche dopo la rissa nei pratoni accanto al laghetto non mancavano le discussioni animate discutevano animate, mentre i pusher erano pronti a vendere cocaina, eroina, erba e perfino il crack.
«Si picchiano quasi ogni giorno — racconta un altro dipendente dell’Off Bar — Un paio di settimane fa ho assistito a una scena da brividi: un albanese dopo aver steso con un pugno un marocchino gli ha sferrato diversi calci al viso e alla testa. Pensavo l’avesse ucciso. Fino allo scorso anno non era difficile imbattersi in una pattuglia di poliziotti con i cani antidroga, quest’anno, invece, di forze dell’ordine se ne vedono poche e sempre con meno frequenza».
Fuori controllo
L’episodio prima di pranzo, fuggi fuggi di anziani e famiglie. Il barista «Ogni giorno si picchiano, ma stavolta ho avuto paura anche io»