Camion militari in Africa per evitare l’embargo Tre somali condannati
Erano accusati di aver messo in piedi dalla Toscana un sistema per aggirare l’embargo europeo della Somalia facendo arrivare in Africa camion dell’esercito italiano dismessi. Ieri tre somali residenti in Toscana sono stati condannati con rito abbreviato dal gup di Firenze. Si tratta di Salah Farah, 38 anni, condannato a tre anni e 10 mesi di reclusione, Mohammed Issa, 34 anni, condannato a tre anni, e Ahmed Omar, 37 anni, condannato a un anno e 6 mesi con pena sospesa. Il gup ha disposto anche la scarcerazione di Farah e Issa. Gli arresti scattarono lo scorso ottobre nell’ambito di un’inchiesta della procura antimafia di Firenze. L’accusa era di associazione per delinquere transnazionale finalizzata al traffico di materiali di armamento. Secondo quanto ricostruito dalle indagini della polizia stradale di Firenze i mezzi venivano fatti arrivare attraverso spedizioni con i container dai porti di Livorno, Genova, Gioia Tauro o Anversa e arrivavano direttamente a Mogadiscio o a Dubai, negli Emirati Arabi. I pagamenti venivano poi fatti attraverso il sistema fiduciario arabo hawala che permette di trasferire denaro senza lasciare traccia. I mezzi destinati alla Somalia venivano verniciati con colori diversi, tagliati a pezzi per camuffarli da pezzi di ricambio e saldati nuovamente una volta arrivati a destinazione. L’organizzazione, è stato accertato, poteva contare su una rete di autodemolitori e spedizionieri in Toscana ed Emilia Romagna, Calabria, Campania e Sicilia.